Il Cibo è Sinfonia. Nasce da questo sentire ciò che vedete e ascoltate.
Lo Chef attraverso la manipolazione della materia prima mette in contatto l’io e il mondo,  teorico di una fenomenologia della percezione a suon di musica che in questo percorso audio-olfattivo ‘parla’ a 432 hertz, almeno nel primo brano, il larghetto dal quintetto per clarinetto e archi di Mozart da cui inizia questo viaggio nelle Valline, due anse tra due fiumi, il Po e il Canale Bianco. Volutamente a 432 hertz , naturale risonanza con le frequenze alla base del nostro organismo, onda che si propaga nel corpo e nella natura, donando energia e senso di pace. La Musica è così risonanza con quella Terra, con quel cibo.
La Terra è nel sangue, la Terra è per sempre. La Ricerca dei sapori, dei profumi che si traducono nel cibo, nell’acqua, nel vino, nei ricordi, è la ricerca della Terra. Avventura primordiale, nuova ed antica, antropologia, molto prima di essere antroposofia steineriana. Ecco il senso della sensibilizzazione al biologico, della great economy verso un’agricoltura meno chimica.
Lui, migrante di ritorno, con il pensiero al futuro, con il ricordo del passato, della Civiltà Contadina, radicata nella Storia della Terra, processo da cui si forma la vita, l’identità, la coscienza comune, condivisa.

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