Il nostro cervello è capace di adattarsi, apprendere e ripararsi,
grazie a complessi meccanismi cellulari e molecolari
di rimodellamento neuronale
che prendono il nome di plasticità cerebrale.

Il Brain Prize 2023, del valore di 1.300.000$, è stato assegnato a:
– Michael Greenberg, neurobiologo della Harvard Medical School,
– Christine Holt, professoressa di neuroscienze dello sviluppo all’università di Cambridge,
– Erin Schuman, direttrice del Max Planck Institute per la Brain Research.

Le nostre esperienze sensoriali
concorrono a modellare
struttura e funzioni del cervello,
grazie a stimoli esterni che modulano l’attività dei geni
e la rispettiva produzione di proteine.

Schuman ha analizzato quanto avviene nei ribosomi e proteasomi di assoni e dendriti mostrando che le proteine prodotte nei dendriti sono quelle necessarie per la plasticità a livello sinaptico e chiarendo il coinvolgimento di mRNA e ribosomi.

Qualche minuto dopo essere state stimolate, nelle cellule nervose l’afflusso di calcio fa sì che il neurone in questione attivi il gene c-fos, che a sua volta stimola la produzione delle proteine Fos associate, producendo l’innesco dello stimolo a valle.

Se i nostri neuroni si attivano e si potenziano con l’allenamento, allora oggi, e sempre sarà il momento giusto per continuare ad allenarsi.

CERVELLO E PLASTICITA' – COME IL CERVELLO SI MODIFICA - Studio La Girandola

Riferimenti:

https://www.studiolagirandola.it/cervello-e-plasticita-come-il-cervello-si-modifica/

https://lundbeckfonden.com/the-brain-prize

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