La Moringa Oleifera,
“albero del rafano” in Tunisia,
contro l’avanzata del Sahara,
pesca l’acqua a 60 metri di profondità.

50.000 esemplari già piantati.

Dai semi si estrae un olio essenziale,
chiamato behen o ben oil,
utilizzato dagli antichi Egizi
come alimento, profumo, unguento e medicina.

Nell’antica Grecia, Teofrasto, nel IV secolo a.C.,
lo usava per fare profumi;

Plinio il Vecchio descrive l’albero
e il suo frutto come myrobalanum
con il significato di “balsamo”;

Dioscoride descrive il frutto come balanos myrepsike
per la preparazione di unguenti profumati (Roma, 70 d.C.).

Contiene acidi grassi:
caprilico, miristico, palmitico, oleico, linoleico, arachico, gadoleico, butirrico, erucico, lignocerico, cerotico.

Attività antibiotica contro i batteri Gram + e -,
antimicotica, antiparassitaria,
accelera la formazione dell’epitelio
grazie a pterigospermina, spirochina, moringina.

A Cuba, Fidel Castro, il Leader Massimo,
l’ha promossa per l’autosufficienza alimentare (Haiti)
e l’ha utilizzata personalmente
(è l’unica pianta a contenere tutti i tipi di aminoacidi),
vivendo per oltre 90 anni con il cancro.
Oggi Cuba sta investendo con ettari di piantagioni
e ha aperto una cooperazione con la Cina
per studi sul potenziale nutrizionale e terapeutico.

Tunisia, Giugno 2022

Maurizio Grandi e Arianna Ballati

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