Dormitorio via Traves a Torino.

Essere Crocerossina è un atto di Fede,
presente senza Tempo.

Un uomo.
Entra nel container dell’ambulatorio barcollando.
In panico, urla, tira pugni in aria, gli occhi vacui, odore rancido di alcool e sigaretta, ha male al cuore, si contrae in avanti.
Piange e invoca aiuto.
Un aiuto che non conosce risposte, se non l’Esserci.
Senza fonendoscopio: un bicchiere di plastica.
I polmoni hanno il suono di un pezzo di gomma sotto trazione.
Acqua, per Chi ha perso la strada tra i fiumi dell’ebrezza.
Acqua, per Chi piange la Terra lontana.
Acqua, per Chi nella disperazione
cerca l’abbraccio del Mondo.

Anima lontana. Torna.
Che il tuo pianto lavi il Cielo
e le Tue mani accarezzino la Terra.
Dona, dona, dona.
Il Tuo sorriso è nettare
per Chi sa esserci.

A. Ballati

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