Solstizio d’Estate

Iaganon, sfoglia sottile tagliata a strisce dagli antichi greci, essiccata dagli Arabi per poterne permettere la conservazione, (Palermo 1154 Al-Iolrin).


Le magnifiche sei graminacee ricche in semi che nei loro chicchi contengono olio, amido, proteine:

  • grano e orzo, originari dell’Europa, del Bacino Mediterraneo e del Medio Oriente;
  • segale;
  • riso, dell’ Asia e alcune regioni dell’Africa;
  • miglio e sorgo, dall’Africa;
  • mais, dall’America;
  • avena e grano saraceno.

Nel tempo hanno subito la selezione delle specie più adatte, la scelta per la semina dei grani provenienti dalle spighe più belle, le ibridazioni per ottenere piante più vigorose e più produttive, gli OGM.

« … all’inizio del secolo scorso 1 ha di terreno forniva 25 q di riso, 14 q di mais o 18 q di grano, mentre nel 1980 lo stesso terreno produceva mediamente 60 q di riso, 96 q di mais o 60 q di grano» (Carla Corticelli Unione Seminativi Roma)

Nel 1974,per mutagenesi indotta ,nacque il creso,con produzione  doppia. Per risolvere la fame nel mondo,ma  tolse il diritto del seme del contadino, disseminando grani iperproteici che il nostro intestino non riesce a digerire.

L’agricoltore è stato costretto ad acquistare dall’industria i prodotti chimici, prima il nitrato di ammonio residuo della seconda guerra mondiale, poi fosfati, i diserbi e fungicidi necessari per difendere le piante nanizzate, con metabolismo destabilizzato, dalle malerbe e dalle malattie.

La mutazione genetica ,provocata dai raggi gamma e x, abbassava la taglia e favoriva la meccanizzazione più efficace su frumento a taglia ridotta.

L’adozione da parte di 50 paesi europei dell’UPOV 91 (International union for the protection of new variety of plant) e successivamente del TIPS (Trade-related aspects of intellectual property rights) dell’OMC (Organizzazione mondiale per il Commercio), ha politicamente favorito la scomparsa delle varietà autoctone di grani;questo accordo internazionale proibisce lo scambio di varietà di prodotti tra gli agricoltori.

Il 57% dell’industria sementiera è controllata da 10 gruppi, il 38% dai primi due : Monsanto e Dupont.

I semi sono racchiusi da un involucro, la crusca, con una pellicola esterna, il pericarpo, e una interna, lo strato aleuronico, che contiene proteine con una struttura poco differente dalle proteine animali, mentre le proteine del seme se ne differenziano con evidenza.

Nel consumo odierno di semi raffinati, privati completamente della crusca, si assumono:

. molto più amido;

. molto meno cellulosa, con perdita del 90% di fibre;

. molto meno proteine utili;

. molte meno vitamine;

. molto meno fosforo e magnesio;

. 50% in meno di calcio e ferro.

Continua…

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