Specchio di un lago increspato,

esile respiro nel sole di marzo.

Coraggio innanzi ai confini della Vita.

Correndo il rischio di impazzire

senza le corde strette

all’albero della nave.

Camminerei,

senza voltarmi indietro,

resistendo al canto di Euridice,

perchè non sento che ciò che deve essere fatto.

Silenzio di starti vicino,

silenzio ad ogni respiro.

Continuerei a tenerti la mano

nella notte di Chi combatte.

A Te.

Passeggero sulla mia moto.

Compagno del più bello dei Viaggi,

la Vita.

A.B.

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