Energia o informazione, preghiere o formule: questi sono gli strumenti ai quali ricorrono i guérisseurs (guaritori) e i faiseurs de secret (coloro che fanno il segreto) per portare sollievo alle sofferenze di chi li cerca. Queste tecniche o forse arti di guarigione appartengono alla medicina popolare e in Svizzera francese e in alcuni cantoni rurali della Svizzera tedesca sono ancora oggi praticate e richieste. Il tema dei guérisseurs e dei faiseurs de secret preso in esame in questa Tesi può sembrare a prima vista riguardare solo l’ambito della medicina popolare. In realtà esso è di ben più vasta portata e tocca varie aree del sapere umano.
Infatti, sebbene queste figure vengano consultate per cercare la guarigione, esse sono anche i testimoni di antiche tradizioni, della storia del luogo, di un sapere e di una saggezza che vanno ben oltre le semplici credenze o la creduloneria. È una saggezza antica, che una volta si accettava come tale, come un legame con una sfera altra, con il divino e che oggi mette in crisi la scienza moderna. Quella scienza a cui noi Occidentali affidiamo la spiegazione della Natura, della Natura Umana e dell’Universo.
I guérisseurs e i faiseurs de secret non sono dunque unicamente un fenomeno culturale o folkloristico. I loro interventi aprono (per chi vuole aprirsi) a riflessioni più ampie sulla capacità umana di guarire, sul potere dell’intenzione e della mente umana, ma anche sullo studio della coscienza e della connessione con altre sfere, come quella del sacro. Chinarsi sul tema dei guaritori significa aprire porte e domande in vari ambiti: dalle neuroscienze, alla filosofia, all’antropologia, alla sociologia, alla storia, all’etnologia, alla fisica quantistica.
Le risposte non sono sempre scontate e neanche esaustive. Quello spazio vuoto, che resta inspiegato è lo spazio dell’ignoto, che può spaventare o affascinare, è lo spazio del mistero e della meraviglia.
Allio Chiara Gisler – studentessa del Corso di Alta Formazione in Antropologia della Salute nei Sistemi Complessi 2020-2021
Per vedere la discussione della Tesi: https://www.youtube.com/watch?v=yd5oLk66MGg
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