Per inaugurare questo secondo anno di Corso di Alta Formazione in Antropologia della Salute nei Sistemi Complessi dedichiamo uno stralcio, un omaggio ai nostri Docenti, colonne portanti della Scuola e radici per gli Studenti che cresceranno con Loro.

“Il maestro è, nella sua propria essenza, un donatore, un seminatore nei solchi dell’umanità, in una cerchia, vasta o angusta, di individui che ascoltano e trattengono le sue parole. […] Un motto di D’Annunzio recita “Io ho quel che ho donato”, ed e espressivo del rapporto tra maestro e allievi. L’uno dona, e, in questo atto di generosa e aperta liberalità, raggiunge il proprio ambíto “avere”. Sembra una perdita, ed invece ritorna al donante, e lo fa più ricco ed umano. […]
Allievi, degni del maestro, in cui questi si riconosce e rinasce, non sono i servili ripetitori, gli infecondi depositarî di schemi e formulette, i fatui “superatori”, ma gli scolari dallo sguardo acuminato, fattisi seminatori per altre generazioni. […]

L’unità di maestro ed allievo non sta nell’estrinseco concordare su uno od altro tema, su una od altra soluzione di problemi, ma – a dirla con Goethe – nel “procedere nello stesso senso”: che è un andare insieme nella diversità dei caratteri e nella feconda molteplicità delle vite individuali”
(Natalino Irti – Il Sole 24 Ore)

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