Autore: Augusto Grandi

“Un sistema complesso è, nella scienza moderna, un sistema dinamico composto da diversi sottoinsiemi, nel quale il tutto è maggiore della somma delle singole parti e non può dunque essere compreso scomponendo e analizzando le parti, ma piuttosto studiandone le interazioni, eventualmente non lineari. È in questo senso che la teoria della complessità offre un superamento dell’approccio riduzionista in ogni campo di ricerca”.

Inizia così la presentazione del corso di alta formazione “Antropologia della salute nei sistemi complessi”, organizzato da La Torre e dal Cirps, il centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile. Un approccio del tutto opposto rispetto all’ormai consolidata abitudine di puntare su una iperspecializzazione completamente scollegata da tutto ciò che sta attorno. Si imparano pochi concetti ma non si riesce ad inserirli in un contesto più complesso. Con il rischio che la fatica sia del tutto inutile.

Perché tutto è complesso, tutto è connesso. Sono esempi di sistemi complessi il sistema climatico, la crosta terrestre, tutti gli ecosistemi, gli organismi viventi, il sistema umano, i sistemi sociali, i sistemi economici, l’ambiente nella sua totalità assieme alla dinamica “storica”, cioè di evoluzione o coevoluzione, dei sistemi viventi e degli eventi che li coinvolgono.

“Se ne evince chiaramente l’importanza che questo approccio – che è insieme ecologico, antropologico, scientifico ed umanistico – riveste nel mondo attuale nel quale ci troviamo a fronteggiare costantemente emergenze ambientali e di popoli, dall’Amazzonia alla Mesopotamia, e crisi della salute delle persone, delle società, delle economie e del pianeta in toto. L’esigenza di formare Professionisti in grado di comprendere, studiare e modellare questa complessità è sempre maggiore”.

Di fronte a tanta criticità, sia antropologica che ecologica, il Corso in Antropologia della salute nei sistemi complessi si propone di fornire agli studenti le più aggiornate e applicative conoscenze negli ambiti della complessità biofisica (ecosistemi, elettromagnetismo, suono, acqua, tossicità ambientale, tossicità da 5G, metodiche di biorisonanza), della complessità biochimica (mondo vegetale, botanica farmaceutica e nuovi preparati, botanicals e biofotoni) e della complessità antropologica in relazione alla biologia, alle neuroscienze delle emozioni, alla neuroestetica da un lato e alla socioeconomia dall’altro.
L’acquisizione di queste conoscenze, già erogate secondo una metodologia interdisciplinare, favorisce nel singolo lo sviluppo del pensiero complesso e la crescente presa di coscienza di tale complessità, al fine di promuovere in ogni ambito, la presenza di Professionisti in grado di dialogare e orchestrare la complessità del sistema, di interagire a più livelli e in forma non lineare con le sue componenti avendo a disposizione strumenti di azione che derivano dai tre ambiti fondamentali di insegnamento: la biofisica, la biochimica e l’antropologia.
La scienza stessa è giunta a comprendere il pluralismo evolutivo e la flessibilità costante della biosfera e a far risaltare la necessità di una presa di coscienza globale come evento chiave del nostro secolo, che guidi la solidarietà e la responsabilità nella tutela del patrimonio umano e delle risorse planetarie.

Obiettivo del Corso è favorire la capacità di pensiero complesso, nel problem solving e nel decision making in termini di promozione della salute dell’essere umano, della comunità, dell’impresa, dell’ambiente. L’apertura del Corso alle teorie della complessità, alla biofisica moderna, alla botanica nonché alle scienze umane, antropologiche e neuroaffettive, sensibilizzerà lo Studente verso la pianificazione e realizzazione di interventi di alta competenza in senso interdisciplinare e alla applicazione di strumenti reali di trattamento delle criticità in forma complessa (biorisonanza, fitopreparati, approcci improntati alle neuroscienze del suono, emozioni e neuroplasticità, antropologia sociale e culturale).
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di:
Padroneggiare le conoscenze teoriche, i modelli e i costrutti sviluppati dalle recenti teorie della complessità in ambito umano e ambientale
Costruire disegni di ricerca metodologicamente corretti e adeguati a specifici ambiti di indagine;
Progettare e realizzare interventi operativi in situazioni di criticità nonché monitorarne l’andamento.

Il corso avrà inizio il 9 novembre 2020 per terminare a maggio 2021.

Gli appuntamenti si articoleranno in 160 ore di didattica per una settimana al mese + una settimana esperienziale.

E’ possibile seguire il corso scegliendo fra tre modalità di fruizione:

IN PRESENZA: l‘allievo seguirà le lezioni in presenza.

LIVE STREAMING: l’allievo seguirà le lezioni in live streaming tramite piattaforma online.

REGISTRAZIONI IN CLOUD: l’allievo seguirà in differita le videolezioni registrate.

Il programma e il calendario verranno rilasciati a chi è interessato ad iscriversi.

4 MACROMODULI
Biofisica 15 UDE (unità didattiche equivalenti)
Biochimica ed etnofarmacologia 9 UDE
Neuroscienze e psicologia 12 UDE
Antropologia e sostenibilità 18 UDE
Tirocinio 6 UDE

Augusto Grandi docente del corso Antropologia della salute nei sistemi complessi, presenta il suo modulo: I cambiamenti…

Pubblicato da La Torre di Maurizio Grandi su Venerdì 25 settembre 2020

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