Il galoppo e il ritornello, il primo è linearità a velocità crescente, il secondo è circolarità che si ripete.

La cavalcata del presente che trascorre in opposizione alla ronda dei passati che si conservano. Se fosse il ritornello la musica della vita?

I due movimenti si intrecciano, una piccola frase si forma, il galoppo riparte, la frase riprende, c’è alternanza, una giostra, un rondò. La ripetizione “si insinua nel galoppo dei presenti, lo incanta e lo rimette a girare.”.

Si danza e “in ogni giro c’è la memoria del giro precedente e il suo oblio”.

E tessuto di madri, sorelle e figlie.

Che evoca inevitabilmente un mondo maschile altrettanto scomparso, disceso dalla Dea e capace di rispettarla.

Storie immaginate e immaginarie, quasi sempre misteriose, che rifiutano la legge che castiga per tramandare quella che onora.

Chiari del bosco, che invitano a rallentare il galoppo per godere del ritornello.

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