24 giugno 2023: 71 anni

Grazie.

Grazie a Coloro che ci sono stati,
Coloro che lo hanno ricordato con l’affetto degli auguri.

71 di utopia vivente, un dono infinito.

Destinazione: la bellezza.
La bellezza, forse, non salverà il mondo ma è esercizio quotidiano all’integrità, alla proporzione e armonia delle parti, alla chiarezza.
Ogni pianta la conosce, investendo nel suo fiore, rispettoso di quel canone, quasi tutta l’energia di cui dispone.
Quand’anche per vivere l’effimero di un giorno.
Bellezza è ricerca mai finita, seppure incompiuta come quella di Schubert, come la Pietà Rondanini.
Quanto mai apprezzato quando, con una lunga vita alle spalle, si affrontano i disegni di un domani inevitabilmente più corto.
E si scopre il fascino dell’effimero che, se compendio i cui principi appaiono per quel che sono: sobrietà , sincerità , solidarietà , etica diventa senza tempo.

Sincronicità.
Ho trovato da un brocante una delle tante coppie di una tela di William Turner:
la valorosa Téméraire,
immersa nella luce di un tramonto
in cui compie l’ultimo viaggio.
Sul pennone vessillo bianco.
Non più la maestosa Union Jack.
E’ anche il tramonto della gloriosa tradizione della navigazione a vela. Quanti sentimenti evocati di fronte alle sponde greche o gli abissi dell’Atlantico. Incanutita ma ancora con tocchi dorati a ricordarne la storia.
Come per la medicina, scelta un tempo come atto d’amore per l’altro, tempo in cui si era orgogliosi di chiamarla arte.
Perché se fosse scienza, sarebbe la più ignorante delle scienze, non conoscendo il senso stesso della vita, della quale dovrebbe prendersi cura.
Ancor peggio se di trasformasse in intelligenza artificiale in cui i malati e i medici non sarebbero protagonisti, ma comparse.
Per il tempo che è dato
continueremo a mostrare un’altra rotta,
anche oggi.

Ci vediamo stasera a La Limonaia.

Maurizio Grandi

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