Ormai imbarcato tra gli over 70.
Obbligo:
indovinare il vento favorevole
e puntare al mare aperto che c’è davanti,
badando che la chiglia non abbia a scrociarsi
su scogliere sommerse.
Sempre più associato a un equipaggio
in cui solo il rispetto dei singoli componenti,
ma tutti insieme,
consenta al vascello di tenere l’onda.
Far conto della polena
verso gli arcipelaghi
dove, se seminata,
l’esperienza maturata
contribuisce a far fiorire la salute.
Fondere intuiti,
certezze
su un convincimento assoluto
ma in una spinta corale,
volitiva,
più organizzata,
in sintonia,
nell’andare verso la linea dell’orizzonte
“vaticinio venti favorevoli
mantenendo all’aratro la prua
e volitivo il timone”.
Ognuno esce da sè in quanto individuo, in quanto collettivo.
Non solo l’Uno,
non solo l’Altro:
non siamo singoli
nè plurimi,
ma intersezioni di simultaneità,
insiemi di singolarità,
individui in relazione: Io e Noi.
Vanno insieme,
ciascuno uscito dal proprio sè,
ciascuno ancorato ad altre esistenze,
ciascuno libero nella sua irriducibile unicità,
ciascuno connesso con gli Altri.
Il ringraziarVi non è un dovere,
ma un bisogno,
strumento di salute
e buoni rapporti.
Sommario di doni.
Grazie a Voi,
alla Vita,
al Mondo presente,
alla Sua unicità,
all’essere apprezzati,
amati,
al carattere,
all’educazione.
Spesso senza merito.
Tutto è un dono che fa emergere l’Umanità
che è in ognuno di noi.
Maurizio Grandi