Uno studio israeliano su Cell metabolism getta le basi per un cambio di paradigma nelle diete.
Non esiste una dieta valida per tutti, bisogna  conoscere il microbiota intestinale di ogni individuo.

Uno studio israeliano è andato a valutare le differenti ricadute su vari parametri biologici di un’alimentazione a base di pane bianco e di una a base di pane integrale.

Le analisi del sangue non mostrano differenze tra i due gruppi.

La vera differenza è prevedibile in base alla composizione del microbiota.
Sono i risultati di uno studio randomizzato condotto  da Eran Elinav dell’Istituto Weizmann  su 20 soggetti in buona salute, confrontando il diverso impatto del pane bianco e di quello integrale (di granoturco intero) sull’organismo.
Non tutti gli individui rispondono allo stesso modo ai diversi tipi di pane.
La risposta glicemica era migliore nella metà di quelli che mangiavano pane bianco e nella metà di chi mangiava quello integrale.
Persone diverse rispondono in modo diverso anche agli stessi cibi:
è la composizione del microbiota il vero responsabile della diversa risposta glicemica al tipo di pane consumato.

La scelta del cibo dipende dai batteri nell’intestino.
Batterio che hai, cibo che desideri.
I batteri intestinali potrebbero essere in grado di capire quali sostanze nutritive mancano all’organismo ospite, ‘suggerendo’ quindi quali cibi mangiare.
In particolare due classi di batteri, Acetobacter e Lactobacillus.
Il meccanismo non è ancora chiaro, ma i ‘segnali’ al cervello  potrebbero arrivare attraverso alcuni metaboliti degli amminoacidi.
(Plos Biology, Champalimaud Center for the Unknown di Lisbona).

 

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