“L’Arte è di per se stessa opera di misericordia” (Davide Rondoni)

Suggerisce l’esistenza a Chi si accosta, in un mondo con nichilismo imperante, di una misura diversa, che aiuta a conoscerci.
Supera la precarietà dell’istante, priva di senso, in cui abbiamo perso la pietas della civitas romana, creando uno spazio “altro”, un “non luogo”, in cui, ognuno di noi, con i suoi 37 trilioni di cellule, 100 miliardi di neuroni tanti quanti le stelle della Via Lattea, ripensa il significato dell’esistenza.

Arte “ non scienza”, se non nella grandezza dell’antropologia: Scienza dell’Uomo.
Tutti Figli dello stesso Padre, membri della stessa Famiglia, legati tra Noi e con la Terra che ci ospita. Anche se, riprendendo Konrad Adenauer “viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte”.
Ma l’Arte,  obbliga Tutti a cercare “la Vita nella Vita”. (Luzi)
Momento incommensurabile, come dono (quando non si piega le regole del mercato), sfuggente, quasi scandaloso, perché non classificabile.
Abbiamo necessità dell’Arte, come dell’Aria, dell’Acqua, della Terra, del Vento, di Giovani che scelgano di dedicare la propria Vita alla Creatività e Innovazione, consapevoli che solo nell’esagerazione si potrà progettare un futuro in grado di cambiare profondamente l’assetto sociale, morale, produttivo, di un Europa e Occidente in crisi profonda.
Cammino e dialogo in una tensione che superi barriere politiche e culturali che ritornano come ombre minacciose della Pace negli anni che viviamo.

Tre M:
Mente, Mano, Materia,
“quando la trilogia converge in un gesto, si compie il miracolo che abbiamo il dovere di riconoscere, tutelare, valorizzare” (Franz Botré)
Insieme, vorremmo tracciare una strada.

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