Il fascino della lavanderia a gettoni è raccontato dalle storie degli oblò. Un tempo, storie di Donne.

Perché proprio di vetro trasparente?

Forse qualcuno conosce ancora i misteri del nascondersi e dell’apparire o dell’andare veloce.

Partorita nel 1767 dalle idee di un teologo, botanico, micologo e zoologo tedesco, Jacob Christian Schäffern, la lavatrice, simbolo del matrimonio tra scienza e fede. La centrifuga separa solidi da liquidi, così nel mondo della chimica, così nel mondo della fisica. Così nel mondo dell’Uomo ricercatore, così nel mondo della Donna trovatrice. O viceversa.

Le stesse Donne che per rivendicare il proprio Diritto di essere donne si battevano contro la disoccupazione delle lavandaie, senza sapere che si sarebbero presto emancipate, con più tempo per altri lavori, meno rischi per la salute, meno chiacchiere, meno fatica o forse di più, più legami o forse meno.

Ci fossero ancora le vasche di una volta, forse le chiacchiere sarebbero le stesse. O forse no.


Centrifuga.

“Mi metto accanto a Lei. Tanto è una Donna e delle Donne mi fido”

“Molto male”

“Dice? E perché mai? È degli uomini che non bisogna fidarsi. L’unico Uomo di cui mi sia mai fidata è stato mio Padre, ma adesso non posso nemmeno più fidarmi di Lui, ha una leucemia.”.

“Mi dispiace”

“Si, non esisterà altro Uomo uguale a lui. Lui è Uomo con la U maiuscola. E mia madre lo seguirà appena muore.
Sono persone di altri Tempi,
non sanno cosa significhi essere Donne e Uomini Liberi.
Non è giusto nei nostri confronti, faccio la badante ormai.
Si goda i suoi genitori, finché ha tempo”.

Un cappotto lungo,
la porta sbatte
e non si riaprirà.

Rimane un pianto sospeso
senza lacrime,
il mio sacchetto delle caramelle
ai fiori di sambuco.


Centrifuga.

Ci sono Bellezze senza Tempo
e ci sono Tempi che nascondono Bellezze.

Quella dei genitori è una Bellezza senza Tempo.
Grazie.
Mi godrò i miei,
più che posso.
C’è una canzone che amo,
che cantavo sempre con babbo,
gliela farò sentire
e la metterò a tutto volume
fino a che avrò quel Tempo.
E c’è un profumo
che mi ricorda l’abbraccio di mamma,
lo diffonderò in ogni stanza
per portare con me
le Radici della mia Storia.
Le Auguro di tenere in vita
in eterno
il Ricordo,
adesso e dopo
e ancora per sempre.
Chissà che una donna
non diventi Donna
quando riconosce l’Amore
in un Uomo che è stato
e sempre sarà quello.
Mai ne faranno uno simile.

A. Ballati

L'arte della resistenza delle lavandaie - Comune-info

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