Il booster anti Covid-19 
protegge per l’82%
dalla malattia severa
(Istituto Superiore di Sanità)

L’obiettivo:
sviluppare booster
capaci di produrre
molteplici anticorpi,
piuttosto che anticorpi
contro i singoli ceppi.
(Michel Nussenzweig, Rockefeller University – New York City) 

Questo perché dopo l’incontro
con un agente patogeno sconosciuto,
il sistema immunitario attiva
i linfociti B preesistenti nell’organismo
in numero limitato,
capaci di creare anticorpi nuovi
grazie a combinazioni illimitate,
specifici per un numero indefinito di antigeni.

Le varianti covid eludono agilmente i vaccini mRNA
perchè il processo di imprinting immunitario,
chiamato anche “peccato antigenico originale“,
rende il nostro sistema immunitario “rigido
poiché si fissa sulla prima versione
di un agente patogeno,
indipendentemente dalle successive varianti. 

Non creare nuovi linfociti B, ma adattare quelli esistenti.
“Riqualificare i vecchi veterani
invece di arruolare nuovi soldati nell’esercito”.
( Ali Ellebedy, Washington University di St. Louis – Missouri)

Bibliografia

Iss: Con booster protetti dalla malattia grave all’82 per cento. Nature: funzionerebbero contro varianti che non esistono ancora – DottNet

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