A “La Torre” fisica e chimica ballano insieme.
Ricerca e cura si abbracciano attorno ai Malati.
Come professionisti, medici e neuroscienziati, continuiamo a interrogarci sui misteri della Vita.

La psicofisiologia studia l’Uomo: ponte tra cognizioni, emozioni, comportamenti, processi fisiologici (Stegagno, 1986). Ciò che viene registrato in psicofisiologia sono i biosegnali, segnali spontanei prodotti dal nostro corpo:

  • Potenziali bioelettrici o biopotenziali: di natura elettrica, generati dall’attività
    elettrochimica delle cellule dell’organismo -> attività elettrica cerebrale
    (EEG – elettroencefalogramma), attività muscolare tensiva (EMG – elettromiografia), attività cardiaca
    (ECG – elettrocardiogramma), risposta galvanica (GSR – conduttanza cutanea con fotopletismografo);
  • Segnali biofisici: non elettrici, di natura pressoria, meccanica o termica -> Pressione Arteriosa (PA), respiro.

La catena di registrazione dei segnali fisiologici è caratterizzata dalle seguenti fasi:
⁃ applicazione dei biosensori e captazione del segnale prodotto dall’organismo (sorgente);
⁃ eventuale conversione del segnale (trasduzione dei segnali di natura non elettrica);
⁃ amplificazione e filtraggio del segnale;
⁃ visualizzazione e/o registrazione del segnale.

Il corpo ci parla.
L’uomo impara
ad ascoltare,
leggere,
annusare,
toccare.
Per essere al fianco
di un altro Uomo.
Per scoprire i messaggi
ed essere presenti
davanti al dolore.

La vita è una musica costante
e il corpo, come strumento,
la suona ogni giorno.

Il cuore accelera e riduce i suoi battiti, 
le pupille si dilatano e si restringono, la pelle trasuda,
il respiro cambia, si percepiscono sapori e suoni diversi,
il cervello emette onde in risposta
alla luce, al momento della giornata,
ai pensieri che volano nella mente,
alle emotività che colorano l’anima. 


1- Captazione del segnale

Il biosegnale prodotto dall'organismo viene captato per mezzo di sensori (elettrodi), costruiti con materiale elettricamente inerte (che non produce
un potenziale elettrico intrinseco sovrapponibile al segnale che vogliamo rilevare) e non polarizzabile (che non favorisce l'accumulo aggiuntivo di cariche sul segnale): solitamente argento rivestito da cloruro d'argento (Ag/ AgCI). 

In psicofisiologia vengono utilizati elettrodi di superficie (da 0,25 a 2 cm) fissati sulla superficie cutanea del soggetto. Più sono grandi gli elettrodi e maggiore sarà l'area di registrazione sottostante; più sono piccoli e più specifica e ristretta sarà l'area di rilevazione. Collegati all'apparecchiatura di registrazione per mezzo di appositi cavi e spinotti. 

L'applicazione degli elettrodi richiede una preliminare pulizia della pelle con alcool e la dermoabrasione con una pasta abrasiva ipoallergica che consente di ridurre l'impedenza a 5-10 KOhm. 
Il gel elettroconduttore (costituito da cloruro di sodio o potassio) consente di ottimizzare il passaggio della corrente dalla superficie cutanea all'elettrodo. 
Nel caso della conduttanza cutanea non viene eseguita alcuna abrasione al fine di non alterare le caratteristiche del segnale stesso.

Il montaggio degli elettrodi può essere di due tipi (Marshall-Goodell, Tassinary & Cacioppo, 1990):

⁃ monopolare -> viene rilevata la differenza di potenziale tra un sito attivo e uno neutro o di riferimento (che può essere costituito dal lobo auricolare). In tal modo, ciascun sito attivo ha un riferimento comune e viene registrato il livello assoluto di attività elettrica del sito di interesse;

⁃ bipolare -> viene rilevata la differenza di potenziale tra due siti attivi, il segnale corrisponderà alla differenza di attività tra i due siti stessi.

2- Trasduzione del segnale
I biosegnali di natura non elettrica devono venir convertiti in differenze di potenziali per essere leggibili. I trasduttori permettono di ottenere variazioni di tensione a partire da cambiamenti di forza o di movimento generati dal segnale: fenomeni meccanici (ad esempio l'estensimetro per il respiro), termici (il termistore per la temperatura cutanea), pressori (sonde a spostamento), luminosi (fotopletismografo per il volume sanguigno).

3- Amplificazione e filtraggio del segnale
Perché un segnale possa essere rilevato e possa azionare le apparecchiature di registrazione o visualizzazione, non solo è necessario che venga trasformato in una forma di natura elettrica, ma anche amplificato (Stern, Ray & Davis, 1980).
L'amplificatore aumenta l'ampiezza (o potenza o intensità) senza che le caratteristiche del segnale vengano distorte:
⁃ il preamplificatore comprende degli specifici filtri;
⁃ il postamplificatore aumenta l'intensità del biosegnale (da milionesimi o millesimi di Volt) a almeno 1V.

Esistono due tipi di amplificatori:
⁃ amplificatore a corrente continua (DC) che ha il vantaggio di essere molto fedele, cioè di non provocare alcuna distorsione del segnale. Esso non utilizza filtri e trasmette soprattutto segnali lenti o a bassa frequenza (quali conduttanza cutanea, attività respiratoria, potenziali corticali lenti). Il suo limite è quello di non supportare forti amplificazioni;
⁃ amplificatore a corrente alternata (AC) che viene utilizzato per la rilevazione di segnali piccoli e ad alta frequenza. Esso definisce infatti l'amplificazione del segnale non solo in base alla sua ampiezza, ma soprattutto alla sua frequenza. Per tale ragione è dotato di un dispositivo chiamato condensatore, in grado di accumulare cariche elettriche e scaricarle poi a diverse velocità, ostacolando il passaggio delle basse frequenze.

4- Visualizzazione analogico/digitale
Registrazione analogica: segnale continuo, registrato senza interruzioni (poligrafo);
Registrazione digitale: converte il segnale continuo in un formato discreto, numerico (computer). Il segnale entra, il computer lo campiona, prende ogni valore discreto e ricostruisce il segnale come se fosse continuo (visivamente). Dentro il computer si trova una scheda analogico-digitale, necessaria per la rilevazione e la
trasformazione del segnale.

Per approfondire:
il video girato a La Torre con il Visual Energy Tester (http://www.elemaya.it/) del Dott. William Giroldini

Oggi a La Torre, Progetto Neuroscienze e Neurodiversità con:

Maurizio Grandi (Oncologo, ImmunoEmatologo)

Arianna Ballati (Psicologa, neuroscienze e nutraceutica)

Alex Conti (Tirocinante a La Torre).


Vi aspettiamo
per rendervi parte
delle nostre ricerche,
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e i nostri modi di prenderci cura.

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