Passione per l’oltre, l’impossibile.
Oggi, nella promozione della democrazia politica degli appetiti fisiologici contro i rischiosi obblighi di un’aristocrazia spirituale di pensieri e sentimenti, il nuovo è venduto come libertà.
Innovazione diventa una serie di formule matematiche, combinazioni chimiche sapute e conosciute nei loro meccanismi, mode intercambiabili tra arzigologhi ammiccanti, tra furbizie e astuzia pragmatica.
L’Arte è attaccata, al suo interno, della non arte.
La Vita svilita da certezze, indifferenti all’esistenza.
L’Arte, la Cultura hanno bisogno di libertà.
Opposta a quella dogmatica delle sperimentazioni coercitive dell’Accademia Contemporanea.
Non sono accettabili imposizioni o condizionamenti “dall’esterno”,
ma solo “dal suo interno” dal suo essere forma.