TRA SIMBOLOGIA E ARALDICA
Simbolo della città di Cirene, per la sua importanza economica, utilizzato come emblema sulle monete della Cirenaica.
I Romani lo consideravano “degno del suo peso in denari“. Infatti Giulio Cesare aveva utilizzato 111 libbre di Silfio per pagare le spese di guerra.
La più antica moneta cirenaica mostra lo schizocarpo della pianta, altre mostrano la foglia, simile a quella del sedano (Teofrasto).
Nelle monete successive troviamo la rappresentazione dell’intero stelo fiorito, e intorno al 500 a.C. troviamo l’intera pianta o parti della pianta associate a divinità o animali.



Una laconica ceramica del 565 a.C. raffigura il re Assiuolo II di Cirene (568-550 circa) detto Bad (ὁ δύσκολος), in tunica e cappello bianco e nero, seduto mentre sorveglia la pesatura e il carico di silfidi avvolte in pelli, pronte per l’esportazione. “Il silfio di Battus” divenne un’espressione greca per indicare l’estrema ricchezza (Battus fu il primo re di Cirene).

Tra le varie rappresentazioni, troviamo anche una donna seduta che tocca la pianta con una mano e con l’altra mostra i genitali (Penn 1994). Spesso il Silfio viene raffigurato nelle mani del dio Dioniso, simbolo di passione, legato alle proprietà afrodisiache.
I semi a forma di cuore, lo associano alla simbologia amorosa (♥). Il simbolo nasce in ambito religioso nel XVII secolo, quando Santa Margherita Maria Alacoque ebbe una visione di una forma di cuore dentro una corona di spine. Il simbolo è presente nelle vetrate molto in epoca più recente. lascia pensare che il geroglifico ỉb possa essere derivato dalla forma del seme di silfio[4].
L’ampio uso nell’antico Egitto per il controllo delle nascite, suggerisce che il geroglifico ỉb, utilizzato per indicare il concetto del cuore, possa essere derivato dalla forma del seme di silfio:


ARALDICA
Nel 1919, lo stemma della Cirenaica era un silfio d’oro reciso in campo azzurro sormontato da una stella d’argento.
Tra il 1932 e il 1937, su campo rosso.
Nell’araldica militare italiana in omaggio alle campagne in Africa settentrionale durante la seconda guerra mondiale.



2. Stemma del 21º Reggimento genio guastatori, silfio d’oro su fondo azzurro a destra dello scudo
3. Stemma del 184º Reggimento Sostegno TLC, silfio d’oro su fondo argento a destra in alto dello scudo
4. Stemma del 12º Reggimento bersaglieri, silfio di rosso su fondo argento, al centro in basso dello scudo
5. Stemma dell’8º Reggimento genio guastatori paracadutisti “Folgore”, silfio d’oro su fondo azzurro a sinistra dello scudo
Articoli precedenti:
SILFIO PT. 1: https://ongood.eu/evidenza/silfio-la-pianta-scomparsa-pt-1/
SILFIO PT. 2: https://ongood.eu/uncategorized/silfio-la-pianta-scomparsa-pt-2/
SILFIO PT. 3: https://ongood.eu/uncategorized/silfio-la-pianta-scomparsa-pt-3/
SILFIO PT. 4: https://ongood.eu/uncategorized/silfio-la-pianta-scomparsa-pt-4/
SILFIO PT. 5: https://ongood.eu/uncategorized/silfio-la-pianta-scomparsa-pt-5/