Teilhard muove da una fenomenologia che definisce scientifica e include una visione della realtà nel suo divenire. L’evoluzione cosmica, biologica e umana è la chiave di volta di tutto il suo pensiero.
Si può riconoscere una direzione verso una complessità crescente, a partire dal Big Bang. Essa porta a strutture via via più complesse e culmina nella cerebralizzazione con i mammiferi, quindi nei primati e nell’uomo.
Con l’uomo questa crescita di complessità continua ma su un altro piano, nella socializzazione, e tende a un punto finale, il “punto Omega” coincidente con il Cristo ricapitolatore di tutta la realtà nella visione paolina. Per Teilhard l’evoluzione assume le caratteristiche di una Cristogenesi.
La materia viene vista come compagna di viaggio dell’uomo e, nella sua complessità manifesta una presenza divina. In un saggio scritto durante la prima guerra mondiale cosi si esprime :
“Vi è la comunione con Dio e la comunione con la terra e una comunione con Dio attraverso la terra”.
Tutto il mondo diventa altare e offerta di cui l’Uomo è chiamato a farsi sacerdote. Teilhard de Chardin esprime in termini molto forti questo rapporto con la terra, quando parla di materia adorabile, di materia come matrice dello spirito.