Suo padre fu Bonifacio, Signore di Mantova e Duca di Toscana, della famiglia longobarda il cui capostipite, Sigifredo, divenne Marchese di Lucca; il figlio Azzo, costruì la rocca sull’Appennino reggiano chiamato Canossa, da cui la famiglia prese il nome.
Sua madre fu Beatrice dei Lorena. Figlia di Federico, Duca di Lorena, e Matilde, sorella dell’Imperatore Corrado II. Aveva sposato, in prime nozze, Bonifacio e, in seconde nozze, Goffredo il Barbuto principe di Lorena. I Lorena, erano i legittimi discendenti dei Merovingi.
Nel 1048 ritrovarono, nell’orto dell’ospizio di S. Andrea, le Reliquie del Sangue di Cristo, nascosto cento anni prima per sottrarlo all’invasione degli Ungari. Il ritrovamento è documentato nell’affresco nella cappella laterale della chiesa di S. Andrea a Mantova, dedicata a S. Longino, Matilde aveva due anni e, cresciuta, fece costruire sul luogo una piccola chiesa di forma circolare (l’attuale Rotonda di S. Lorenzo) che riprendeva le sembianze dell’Anastasis, la chiesa del S. Sepolcro di Gerusalemme. Era collegata al palazzo ove risiedevano i Canossa, dove ora sorge il Palazzo della Regione. Al suo interno, un ciclo di affreschi murali sulla prima crociata risalgono all’epoca di Matilde. 5 secoli più tardi un Gonzaga, Vincenzo, trovò, sotto la Rotonda, un tesoro Templare.
Un’altra Pieve edificò a Gropina che ospitò i Cavalieri del Tempio. Al suo interno sono visibili cavalieri armati di lance e scudi che combattono due demoni; il capitello ricorda la loro guerra alle forze delle tenebre. Ai vertici quattro uomini nudi, indice di purezza,
Nel 1070, Matilde donò a Pietro l’Eremita, tutore di Goffredo di Buglione, un terreno chiamato Orval, l’Aurea Vallis, nella foresta delle Ardenne, appartenente al marito, Goffredo il Gobbo di Lorena. I monaci vi costruirono un’abbazia ove vi rimasero fino al 1108, per trasferirsi in Terra Santa al monastero di s. Maria di Sion, chiamati da Goffredo di Buglione che, nel 1099, aveva fondato i “Cavalieri dell’Ordine di Nostra Signora di Sion”, da cui deriveranno il Priorato di Sion ed i Templari. La madre di Goffredo, Ida (Saint Ide d’Ardennes), era la sorella del marito di Matilde.
Protagonista delle Crociate, Matilde, dopo aver partecipato ai Sinodi preparatori di Guastalla e Piacenza, scortò, attraverso le sue terre, Papa Urbano II nel viaggio da Roma a Clemont Ferrand, dove il 26.11.1095 indisse la prima crociata, ancor prima.
Matilde e Beatrice, si sposarono con Lorena, discendenti dai Merovingi, che salirono nuovamente sul trono di Gerusalemme quando proprio Pietro l’eremita, divenuto vescovo, fu il grande elettore di Goffredo di Buglione (Guillaume de Tyre).
A Ferrara, nelle mie terre d’origine, Matilde (sec. XI-XII), con la politica delle “partecipanze”, stimolò la bonifica dei terreni paludosi e un’economia agricola produttiva di quello che era uno sconfinato acquitrino, pressoché ininterrotto, su modesti rialzi del terreno che permettevano stentate condizioni di vita, sorgevano qua e là “castelli” e “ville”, Abbazie.
Lei, a 900 anni dalla sua morte, è ancora simbolo dell’unità dei territori, oggi appartenenti a regioni differenti, ma che in Lei trovano un legame e una identità culturale persistente nel tempo: privilegio delle figure che non solo hanno fatto la storia ma che sono Loro stesse la Storia. Il Complesso Abbaziale ha un forte legame, testimoniato dai ritiri spirituali del padre Bonifacio presso l’Abate Guido, suo confessore, e dalla sollecitudine usata dallo zio, Tedaldo, Vescovo di Arezzo, verso Guido, allontanato da Pomposa per l’invidia dei confratelli nei confronti del metodo d’insegnamento (Donizone).
Famosa anche per essere il luogo in cui il 22.4.1987 presi sposa.
Maurizio Grandi