La globalizzazione non fa bene alla cultura.
Lidl, la nota catena della grande distribuzione organizzata, sta infatti utilizzando immagini di splendidi borghi mediterranei per promuoversi.
Prima la Grecia, ora è la volta di Dolceacqua, in Liguria.
Ma le foto vengono ogni volta ritoccate.
Si eliminano le croci delle chiese per non urtare la sensibilità di consumatori con credo religioso differente.
Nessun diritto alla propria cultura, nessun diritto alla differenza. D’altronde i prodotti della Gdo devono essere uguali in ogni parte del mondo per ridurre i costi ed incrementare i guadagni.
Quindi servono consumatori uguali in ogni città, nazione, continente. E allora si devono eliminare i simboli che caratterizzano le tradizioni e la storia di ogni popolo.
Ma non è obbligatorio far la spesa da Lidl, ci sono sempre i negozi che offrono prodotti del territorio e che non si vergognano delle proprie origini.