Il regime alimentare era un obbligo per i cavalieri del Basso Medioevo. Alcuni vissero fino a 70 anni. Pesce e legumi alla base dei loro pasti. La carne non più di tre volte alla settimana.

In un’epoca storica come il Basso Medioevo in cui l’aspettativa di vita oscillava tra i 25 e i 40 anni, i rappresentanti dell’ordine dei cavalieri Templari raggiungevano di frequente il doppio dell’età e non di rado superavano i 70 anni. Ne è un esempio Jacques de Molay, l’ultimo Maestro dell’ordine, il quale spirò alla veneranda età di 71 anni condannato al rogo, quindi non per cause naturali.

È quanto emerge dai documenti storici relativi all’epoca compresa tra l’XI e il XIV secolo, che portano a immaginare i Templari come agli ultracentenari di quel tempo. «È evidente che c’era una peculiarità nel loro stile di vita che li portava a vivere più a lungo degli altri, riconducibile in primo luogo alla loro alimentazione», sottolinea Francesco Franceschi, direttore del reparto di medicina d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma, che ha firmato una ricerca dal titolo «The diet of Templar Knights: Their secret to longevity?», da poco apparsa sulla rivista scientifica internazionale Digestive and Liver Disease.

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