Nonostante il nostro secolo sia la madre delle innovazioni, dello sviluppo e della nascita di nuove tendenze, l’antico o il vecchio, rimane un modello indiscusso da cui prendere spunti ed idee, rivisitandole in chiave moderna, del tutto attuale e contemporaneo. Non basta quindi vestirsi alla moda, comprare l’auto più tecnologica, avere in tasca lo smartfhone per sentirsi tale, ma servirebbe invece immergersi negli anni passati in cui questo stile faceva da padrone, per capire quale sia la sua autentica matrice. Per ritrovare questo gioco mentale molte persone sono alla continua ricerca di uno stile assolutamente inequivocabile ed inimitabile, fatto non solo di qualcosa di vecchio e usato, ma di qualcosa che appartiene al passato e che rivive nei giorni attuali.
I mercatini dell’usato sono la conferma di tale tendenza, in cui le persone avvolgono la loro passione comprando vecchie radio, vecchi orologi, vecchi quadri, vecchi vinili, vecchi telefoni eccetera eccettera. Prendiamo ad esempio la meravigliosa “auto 500”, che ha caretterizzato la nostra epoca neglia anni 60, oppure la mitica due ruote “Vespa” entrambe sono state prese dal passato e rivestite in chiave moderna scatenando un successo di vendita inverosimile. Se a questo aggiungiamo i più famosi raduni in cui vedi sfrecciare le auto e le moto più restaurate e più lucide del mondo, allora è evidente che esiste una forte controtendenza che rievoca la nostalgia degli anni trascorsi. Ma a questo dobbiamo purtroppo annoverare anche note stonate, ad esempio si è persa l’abitudine di comprare il giornale la domenica mattina, e di comprare libri per riempire le nostre librerie, andare al teatro, è raro trovare un calzolaio, ed è raro trovare un tipografo e chi più ne ha più ne metta.
Ognuno di noi è legato follemente ad un ricordo che rievoca un epoca passata, in cui abbiamo vissuto, e per questo abbiamo tutti in un cassetto delle vecchie foto, dei soprammobili, e delle vecchie cose chiuse in una soffitta a prendere polvere. Questo basta a farci comprendere chi siamo, da dove proveniamo, e che siamo tutti legati da una catena generazionale. Il vecchio ha il sapore dell’antico e serve a creare il nuovo con quel tocco di eleganza, che ci stupisce e che ci fa rievocare con emozione il passato, sarebbe cattivo da parte nostra scordarcene, cambiano le generazioni, cambia il giradischi ma la musica è sempre la stessa.