Il dominio duraturo di Omicron ha portato i biologi evoluzionisti a chiedersi cosa verrà.

 Alcuni pensano che il SARS-CoV-2 si stia stabilizzando in uno schema di evoluzione graduale.

«Penso che Ba-2 o BA.5 genereranno discendenti aggiuntivi con più mutazioni e che queste sotto varianti si diffonderanno e saranno la prossima». (J. Bloom, Centro di ricerca sul Cancro Fred Hutchinson).

Altri credono in una nuova variante: Pi.

«Il mondo potrebbe dover affrontare continue ondate di malattie, man mano che l’immunità diminuisce e sorgono nuove sotto varianti. Gli sforzi di sorveglianza stanno diminuendo. […] I sistemi vengono smantellati, vengono definanziati, le persone vengono licenziate».  (M. Van Kerkhove, Organizzazione Mondiale della Sanità).

Le varianti che hanno governato nel 2021 non sono scaturite l’una dall’altra, si sono evolute in parallelo dai virus SARS-CoV-2 che circolavano all’inizio della pandemia. Sono apparse come gemme sulla punta di rami lunghi e spogli. Come se il virus “in agguato”, in una singola persona per molto tempo e in evoluzione, prima di emergere e diffondersi, cambia. In particolare, nelle persone immunocompromesse che non possono eliminare il virus e hanno infezioni di lunga durata. Nell’estate del 2021 il programma di sorveglianza presso lo Yale New Haven Hospital continuò a trovare una variante di SARS-CoV-2, B.1.517, che se si supponeva quel fosse scomparso.

Le infezioni croniche potrebbero guidare la “emergenza imprevedibile” di nuove varianti.

È un gioco di numeri: milioni di virus si replicano in un individuo, ma solo una manciata viene trasmessa durante il contagio. Molta evoluzione potenziale si perde in una catena di infezioni, ma un’infezione cronica offre infinite opportunità di evoluzione.

Aggiornare i vaccini Covid-19, aggiungendo un componente Omicron anche se continua a cambiare, è probabile fornisca una protezione maggiore. Ma è possibile che emerga una variante completamente nuova, non correlata a Omicron. Oppure, una delle varianti precedenti, come Alpha o Delta, potrebbe tornare dopo aver causato un’infezione cronica e aver attraversato un periodo di evoluzione accelerata. Secondo varianti di generazione.

«Lo studio delle infezioni potrebbe dirci il tipo di direzione mutazionale che il virus prenderà nella popolazione». (T. Peacock, Imperial College London).

BA.2.75, soprannominato Centaurus, si è evoluto da Omicron e ha rapidamente accumulato una serie di importanti cambiamenti nel suo genoma, più simile a una variante completamente nuova che a una nuova sotto variante di Omicron, come Alpha, Beta o Gamma.

«Una nuova variante potrebbe andare bene in un posto, ma incappare in un muro di immunità altrove. La situazione è diventata ancor meno prevedibile». (Katzourakis).

L’evoluzione di SARS-CoV-2 ci ha colti di sorpresa ancora e ancora. «È stato davvero in parte un fallimento». (Grugaugh).

Fonte: Science

Sitografia:

https://www.dottnet.it/articolo/32531072/le-nuove-varianti-covid-nascono-nei-pazienti-cronici-science-cosa-accadra-dopo-omicron-/

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