Il 15 Gennaio 2023
continueremo il nostro percorso Etnocaffè,
tra infanzia, fame, guerre, e Futuro,
per quelle popolazioni che si affacciano
sul bacino del Mediterraneo:
la nostra casa.
Prima di ripartire,
Maria donò ai Magi le fasce
in cui era avvolto il bambino Gesù.
Ambasciatori del messaggio,
tornarono in Patria,
dove la gente domandava
che cosa mai avessero visto e fatto,
in che modo erano andati e ritornati,
che cosa avevano riportato con sé.
Le fasce.
Continuità di un abbraccio,
dalle acque materne,
al respiro nel mondo.
Culla eterna.
Celebrarono accendendo un fuoco,
e come tradizione
vi gettano sopra le fasce,
che il fuoco avvolse
ma risparmiò.
«…come se il fuoco non l’avesse nemmeno toccata: – Questo è senza dubbio la verità: che si tratta di un grande prodigio, perché il fuoco non ha potuto bruciarla né consumarla! – Quindi la presero e con grandissima venerazione la riposero tra i loro tesori.» |
(Vangelo dell’infanzia arabo siriano, Cap VIII, “I vangeli apocrifi”, a cura di M.Craveri, Einaudi 1969) |
Il Vangelo siriaco dell’infanzia,
(databile tra il V e il XIII secolo)
è un vangelo apocrifo
pervenuto in arabo e siriaco,
lingua semitica appartenente
al gruppo dell’aramaico orientale,
la più parlata
tra il II secolo e l’VIII secolo
nel Vicino Oriente:
Armenia
Azerbaigian
Georgia
Iran
Iraq
Libano
Israele
Siria
Turchia
Vi aspettiamo il 15 gennaio.
A. Ballati
