Latte d’asina per la bellezza
di Cleopatra dei Tolomei nell’antico Egitto.
Dai cosmetici alle malattie della pelle.
Agisce sulle dermatiti atopiche, eczematose, psoriasiche e da contatto. Stimola i fibroblasti, migliora la riparazione dei danni ai tessuti.
Agisce sul sistema immunitario,
modulando l’attività di macrofagi e linfociti,
controllando il rilascio di IgA e IgE.
La lattoferrina è antinfiammatoria e antibatterica
e interferisce con il rilascio di citochine.
Il lisozima ha attività battericida, batteriostatica e antivirale.
È chimicamente simile al latte umano:
lipidi (0,3-1,8%, 3,7% nel latte vaccino),
proteine (1,5%, 3,3% nel latte vaccino),
caseine (40%, 80% nel latte vaccino).
Solo il 40% dei bambini sotto i sei mesi
è allattato esclusivamente al seno:
l’OMS ha chiesto all’industria degli alimenti per l’infanzia
di smettere di commercializzare il latte artificiale.
In Italia, dopo essere stati minacciati di estinzione,
gli asini sono aumentati del 90% negli ultimi dieci anni.
La conservazione e il reinserimento
a fini dermatologici, nutrizionali, terapeutici, economici e sociali
possono contrastare la povertà e la migrazione
a Berberina e Kasserine, in Tunisia.
Un Paese che, su 52 Paesi africani,
è al primo posto nel raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
(Ministero dell’Economia e delle Finanze tunisino, 2021),
con un tasso di realizzazione del 67,1%.
Tunisia, Giugno 2022
Maurizio Grandi e Arianna Ballati