Non è mai facile iniziare… la certezza di aver fatto sempre il proprio dovere, di aver superato al meglio tutte le prove ed i mille discorsi, provati e riprovati nella stanza il giorno prima dell’incontro, potrebbero non bastare a prevenire quella sensazione di inadeguatezza che si prova poco prima di iniziare!
Non credo ci siano approcci migliori o peggiori per affrontare il colloquio. Il segreto sta nel non perdersi mai d’animo, soprattutto se si è alle prime armi; con il tempo, l’esperienza aiuta ad affinare il proprio stile e la pratica rende sicuri.
Ci sono, tuttavia, una serie di consigli che possono essere d’aiuto, soprattutto per chi è all’inizio della carriera professionale. Ecco qualche suggerimento per affrontare situazioni di questo tipo.
…”Mi parli di lei”
Classicamente il colloquio comincia con una domanda tipo: “mi parli di lei”; di solito non sono fornite altre indicazioni o schemi da seguire. Un inizio di questo genere potrebbe disorientare: “cosa vorrà mai sapere il nostro intervistatore?”. Presentarsi in poco tempo, fornendo i tratti salienti delle proprie capacità ed esperienze è sempre difficile.
Per evitare di farvi cogliere alla sprovvista, preparate prima il vostro colloquio!
Tracciate uno schema, un “canovaccio” sintetico ed efficace su cui impostare la vostra presentazione. Potete cominciare presentando il percorso di studi e, chi ne ha, proseguire con le esperienze lavorative. In entrambi i casi, è importate riepilogare le competenze, le attitudini e le abilità possedute.
Non dimenticate mai di evidenziare quelle esperienze lavorative che, in qualche modo, possano evidenziare l’intraprendenza, la determinazione ed i punti di forza della vostra persona.
Qualora invece non abbiate ancora avuto occasione di misurarvi con il mondo del lavoro, è importante presentare al meglio il percorso di studi e le motivazioni che hanno influito sulle vostre scelte.
Che abbiate esperienza oppure no, è importante mettere in luce le aspirazioni, le attitudini e le capacità che ritenete di avere per perseguire i vostri obiettivi professionali.
Non esagerate nelle modalità di presentazione. Non siate mai né modesti, né supponenti, ma onesti e sinceri e, soprattutto, oggettivi e concreti.
Potrebbe tornare utile qualche esempio a supporto delle vostre affermazioni: se ritenete di essere adatti al lavoro di squadra, ad esempio, raccontate un episodio o una situazione in cui avete avuto modo di mostrare questa capacità. Le vostre affermazioni saranno più credibili! …
(segue seconda parte)