Secondo Incontro per la Pace

Verso il Grande Medio Oriente

In occasione della consegna del Premio
“Venerabile Regina Maria Cristina”

a La Torre di Maurizio Grandi

Il 20 febbraio 2023, nella Giornata del Volontariato del Covid e nella Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, presso La Limonaia, in via Mario Ponzio 10 a Torino, si è tenuto l’evento “Verso il Grande Medio Oriente”, organizzato da La Torre di Maurizio Grandi, in collaborazione con l’Associazione Internazionale Regina Elena OdV.

Il nostro mare, la nostra medicina.
Il Mediterraneo: 2.505.000 km2 per gettare reti. Dallo Stretto di Gibilterra, alle coste di Libano e Israele. Il nostro appello, per dialogare, per ritrovarci in quell’incontro antico e sempre presente tra Occidente e Oriente, dove Storia e cultura sono intrecciate in un dialogo attraverso i viaggi, il cibo e l’Arte.

Un Popolo in continua crescita:
246 milioni di abitanti nel 1960,
331 milioni, nel 1980
427 milioni, nel 2000
516 milioni, nel 2020
650 milioni nel 2050.
Con disparità negli indici di natalità:
sulla riva Sud, 70% tasso di crescita,
Sulla riva Nord, 25%.

Il convegno si è aperto con la presentazione del Premio “Venerabile Regina Maria Cristina” da parte di Ilario Bortolan, Presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv. Maria Coculo Satta, Delegata Nazionale dell’Associazione, ha consegnato l’encomio a La Torre di Maurizio Grandi, illustrandone il significato e l’importanza per la promozione della Cultura e della Pace.

La Torre, Progetto per il Futuro, per l’Uomo, per la Donna di Domani: centro di ricerca e formazione, poliambulatorio rivolto ai malati di tumore, malattie ambientali o ad alto impatto sociale, malattie virali, neurologiche, immunitarie, covid. Antropologia, filantropia, cooperazione internazionale.
Una Torre nel Cielo, costruita con i Desideri degli Uomini, per dare dignità agli Uomini.

Cesare Grandi, chef de La Limonaia, ha ritirato il Premio.
Giovanni Franzoso, Eleonora Luppino e Arianna Ballati hanno ricevuto il Premio “Volontario 2023”, per il loro operato presso La Torre.

Navighiamo verso il Mezzogiorno d’Italia, verso il Sud, come la Regina Maria Cristina di Savoia. Regina delle Due Sicilie per matrimonio e Principessa di Savoia per nascita.
Come raccontatoci da Gustavo Mola di Nomaglio, Direttore del Centro Studi Piemontesi e Gennaro Migliaccio, medico e infettivologo napoletano, Ella fondò il Suo breve regno sui principi di equità e di clemenza, per la tutela dei poveri e dei deboli. In una cassetta sullo scalone di palazzo reale, raccoglieva le richieste di aiuto, facendosene interprete presso il Sovrano. Venne beatificata dalla Chiesa Cattolica nel 2014. Passata alla Storia come la “Reginella Santa”.

Il nostro Viaggio, ci spinge a Levante, verso il Grande Medio Oriente: Siria e Libano.

Maurizio Marrone, assessore regionale, impegnato nelle politiche sociali e integrazione socio-sanitaria, rapporti con il Consiglio regionale, Emigrazione, Cooperazione decentrata internazionale, Opere post-olimpiche, e Augusto Grandi, giornalista e direttore del giornale ElectoMagazine e della rivista culturale OnGood, senior fellow de “Il Nodo di Gordio”, hanno illustrato il panorama geopolitico dell’Areale.

Sono seguiti gli interventi sul contesto religioso da parte di Antonello Famà, Docente di Storia delle Religioni all’Università di Torino e Direttore dell’Istituto Sociale di Torino, e di Gabriele Invernizzi, archimandrita ortodosso, il quale ha raccontato la sua esperienza nella guerra in Siria, presso il monastero di Idlib.

Maurizio Grandi, oncologo, immunoematologo, bioetico, e Arianna Ballati, psicologa clinica, del poliambulatorio specialistico e centro di ricerca “La Torre” hanno illustrato i progetti in partenza da La Torre.

Per ricordare la morte della Mesopotamia, annunciata nel 1920, a Sanremo, dai biscazzieri europei: la Palestina e l’Iraq alla Gran Bretagna, la Siria e il Libano alla Francia. I temi:

Terremoto. Il 6 Febbraio 2023, il terremoto in Turchia e Siria: 45mila morti, 8mila persone estratte vive dalle macerie, 2.000 dispersi. Già confinato a trafiletti nelle ultime pagine dei giornali.

Aridità. Il 75% dei territori del Sud del Mediterraneo sono aridi. Erosione dei suoli, salinità della falda acquifera, tempeste di sabbia, abbandono delle campagne.

Colera. Tra i migranti dei campi profughi in Libano. 20.000 casi a metà ottobre, 75 decessi. (OMS)

Fame.

Le Vie di ieri e le Vie di Oggi. Quelle che vogliamo continuare a tracciare, partono da lontano. Abbiamo ripercorso quei territori con lenti diverse, per scoprirne le bellezze e comprenderne i nodi che ci uniranno.

La Via della Seta. Ricca grazie allo scambio da Ovest a Est e da Est a Ovest tra il 130 a.C. (la dinastia Han aprì il commercio con l’Occidente) e il 1453 d.c. (l’Impero Ottomano chiuse le rotte). Nel 2013, con il rallentamento economico della Cina, il presidente Xi Jinping ha riaperto i traffici, ma hanno un’identità diversa, un senso che conquista e non unisce: 60 Paesi e 29 organizzazioni internazionali in accordo d’intesa. Dalla cultura del Dialogo alla conquista dell’Occidente da parte della Cina. Patrimoni dimenticati, i nostri. Rotte che diventano unidirezionali.

La Via dei Magi. Astri che avvicinano Oriente a Occidente. Gaspare: Iran. Melchiorre: Fenicia. Baldassarre: Babilonia. Artaban: Persia.

La Via del Profumo. Rotte segrete, ricette segrete. Ci fu un tempo… internalizzazione come biodiversità, ricchezza da conoscere, rispettare, tutelare, condividere. Profumi e Spezie traggono origine da una combinazione di elementi: aria, acqua e fuoco insieme all’aromaticità della Terra. Dalla materia alla luce. La Nostra storia nasce con il profumo.

La Via delle Scienze. Matematica della vita un’unica identità. Gli Elementi di Euclide: Dall’Antica Grecia all’India, alla Cina per tornare all’Europa Latina nel 1120, con Adelardo di Bath, che lo traduce dall’arabo al latino).
Dalla medicina occidentale di Galeno nella Roma antica (I secolo d.C) alla medicina orientale di Avicenna nell’antica Persia (X secolo). Bagdad, culla della Cultura: la casa della sapienza.

In Brasile: 12 milioni di siriani e libanesi. E da lì, ancora oggi esporta le conoscenze l’ospedale Sirio Libanese fondato a San Paolo nel 1921, che cura ogni anno oltre 120,000 pazienti ricoverati. 40 specialità mediche 700 posti letto.
In Francia: Ospedale Franco Musulmano Avicenna, fondato nel 1935 a Parigi. Riservato ai pazienti musulmani di Parigi, annesso al Servizio per la sorveglianza e la protezione dei nativi nordafricani.
E nel pendolo, gli italiani In Siria. Ospedale Italiano di Damasco Fondato nel 1913, sul sogno del filantropo Ernesto Schiapparelli, affidato alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Vengono curati gratuitamente i più poveri della Siria in guerra “Non chiediamo a chi cerca cure se è un ribelle, un terrorista, un governativo. Per noi sono tutte creature di Dio”.
Che riprendono Pasteur “Je ne sais pas qui tu es? ni d’où tu viens? Mais tu souffres et je suis Là”, ricordata da Marlene Meimoun, Presidente del CIDC College Interclturel de Dialogue des Civilisations, in collegamento da remoto.

I nostri progetti:
La Via delle Donne. PROGETTO DONNA: Educare alla Bellezza. Un cammino visto dagli occhi delle Donne, attraverso la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. (con le immagini di Barbara Medori – VISIONI) Custodi ancestrali di tradizioni antiche quanto precarie. Unite in una missione comune, nel rispetto della fragilità umana, salvata dal Fascino e dalla Bellezza, nell’abbraccio del Mondo. Colori per ballare la forza delle radici per sognare nuovi orizzonti, crescendo nella Speranza

PROGETTO UOMO. PROGETTO FARMACI. PROGETTO CIBO.
Il nostro obiettivo:
Conservazione e Valorizzazione delle risorse vegetali IN LIBANO (con Nadia El Hage, Alain Carillon, Sarout Sana, SoumayaAyadi)
I nostri passi:
● Identificare e conservare Piante alimentari e piante medicinali libanesi,
● Rispettare la biodiversità, gli ecosistemi con un uso razionale/etico,
● Consentirne l’accesso alla popolazione libanese grazie alla creazione di circuiti brevi e controllati, a costi ragionevoli.

Presenti in sala le più alte autorità religiose, militari e civili, tra cui l’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate di Torino (PASFA) e il viceprefetto di Torino Laura Cassio.

Vi lasciamo all’ascolto dello stesso Canto Bizantino che ci ha accompagnati alla fine della serata, con la voce di Marie Keyrouz, Suora appartenente alla chiesa greco-melkita, la quale ha raccolto canti cristiani “orientali”, manoscritti in greco e arabo conservati secondo la tradizione orale.

“È volato via il sonno e non è più l’alba.
Il mattino si è trasformato nella presenza del giorno.
Se le nostre mani si toccheranno,
costruiremo un’altra Torre
nel Cielo”.

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