Partecipativa, personalizzata, preventiva e predittiva.
Thérapeuein è curare, servire, attitudine all’accoglienza.
Accoglienza è relazione, risonanza che non passa attraverso il potere e il sapere, ma la responsabilità e la comprensione dell’Uomo :
Kenosis, Clinica (Clunos) Chinato (sulla sofferenza dell’Altro), il Medico individua la risonanza, (ri)dando fiducia, speranza.
La medicina nasce nel mondo del Mito, ma oggi la biomedicina è tecnica, apparentemente onnipotente, non Scienza ( umile, capace di accogliere), ma scientismo.
Che lascia da parte l’Altro, le Sue speranze, i Suoi desideri, le Sue aspettative di felicità, il Suo star bene, che non è il benessere, propagandato attraverso i media, da cui è dipendente.
Non è Scienza, non è Medicina, se si culla nell’illusione di verità, quando afferma di aver compreso la realtà, nella presunzione di conoscere l’Uomo attraverso un trial clinico con sei parametri di funzionalità.
“Che vuol dire realtà?
Se ti riferisci a quello che percepiamo sono semplici segnali elettrici interpellati dal nostro cervello” cosi nel film di apparente fantascienza , Matrix ,diretto da Larry e Andy Wachowski.
Noi, del nostro cervello ne conosciamo il 7%, o come ottimisticamente abbiamo appreso in Lucy,il 10.
L’idea di un corpo/oggetto che reagisce “a reazioni fisico chimiche” si dissolve ogni istante davanti a nuove teorie, disarmanti ma piene di speranze, che rendono l’attuale realtà insufficientemente
e inadeguatamente spiegata.
Medicina è la ricerca dell’Uomo (e non della sua malattia) nella sua Universalità,per rendere visibile il Suo invisibile, il Suo ritmo, il Suo assoluto. Per risuonare con lui. Compiendo il Nostro modesto compito di Medici, di Uomini sulla terra.
Funamboli della Vita, insieme ai Nostri Malati (che non saranno mai “i clienti” come il Taylorismo della nuova Sanità vorrebbe catalogare).
Fin quando la scienza continuerà a considerare il corpo come oggetto o come un aggregazione delle parti e la società confermerà rigorosamente questo verdetto, noi non potremo mai comprendere il corpo e la sua vita” (Umberto Galimberti)
La Cultura Classica ha creato il metodo scientifico, fondato sul pensiero critico che lo ha contribuito a formare per millenni e che deve essere messo al centro dell’Università .Dallo spirito nasce l’intelligenza che ci fa cercare la verità e la conoscenza. Dal cuore nascono i sentimenti, di accoglienza dell’Altro.
Medicina è l’impulso a salvaguardare quell’Altro, che desidera ancora per un momento godere della bellezza, essere felice.
Equilibrio tra valutazione quantitativa dei risultati e qualità umana per l’impatto sociale.
Equilibrio tra il rispetto delle regole e il superamento. Le regole sono precondizioni per realizzarla ma le regole non sono l’innovazione.Il modello di cura lineare ha fatto il suo tempo.
Ogni persona è un insieme di aspetti biologici, psicologici, sociali, ambientali : ognuno incide sulla salute.Il quadro clinico dipende dall’equilibrio tra le parti.
Anche la scienza più lineare:la farmacologia “è legata a una serie di grandi variabili, che condizionano la correlazione stimolo-risposta” (Silvio Garattini)
“ L’efficacia di un farmaco viene valutata facendo una media su grandi numeri”.
In Occidente, le malattie croniche hanno aperto la porta alla medicina sistemica: patologie che non si basano su eventi acuti, ma devono essere gestite giornalmente, il supporto gioca un ruolo fondamentale. Imparare ad ascoltare il proprio corpo, a fare squadra col proprio medico, a confrontarsi con le altre discipline, con il cibo.
SCIENZE “OMICHE”
Promuovere le condizioni del benessere, migliorare concreto della qualità della vita.
In Medicina è promozione della Salute, prevenzione, salvaguardando, conoscendo, valorizzando, tutelando il Creato, patrimonio messoci a disposizione che segna la nostra appartenenza e la nostra cultura.
La FITOTERAPIA è una branca della farmacologia basata sulla somministrazione (capsule,compresse,soluzioni,bustine,ecc) di droghe o preparazioni vegetali,
La fitoterapia ed i meccanismi farmacologici mediante i quali agisce sono identici a quelli che caratterizzano le medicine di sintesi, gli usi terapeutici tradizionali vengono confermati dai risultati di indagini sperimentali condotte con i criteri della ricerca scientifica moderna.
Dei prodotti farmaceutici registrati dal 1981 al 2002
il 28% sono costituiti da sostanze naturali del metabolismo secondario,
il 12% da prodotti del metabolismo primario,
il 24% da molecole di sintesi correlate al mondo vegetale.
nei farmaci antitumorali il 62% proviene da quel mondo
nei farmaci antibatterici il 71%.
Il patrimonio vegetale è immenso.
65 mila specie di piante in via di estinzione, su 800 mila, il 15% delle 300 mila conosciute, ha un impiego terapeutico tradizionale. L’1% è verificata con metodi ritenuti scientifici.
Ognuna ha 10 mila molecole differenti, parte con attività terapeutica.patrimonio da salvaguardare, per la conservazione della biodiversità e del suo equilibrio, per la potenzialità intrinseca.
Il CANCRO si costruisce come “santuario”, privilegio immunologico, fatto da cellule che fabbricano continuamente proteine che rimandano al nostro corpo le stesse armi di suicidio con cui proviamo a difenderci.
Il futuro nasce oggi.
- Capire come reprimere il canto di morte inviato dal tumore.
- Identificare il tallone d’Achille della sua strategia di sopravvivenza.
- Immaginare, e costruire armi selettive che non interferiscano nel controllo del suicidio nelle cellule sane.
- Interrompere l’attività di proteine anormali nelle cellule di tumore, azionando il suicidio per prevenire, rallentare o revertire il processo cancerogenetico.
INIZIAZIONE: la conversione di una cellula normale a cellula danneggiata da fattori ambientali, dietetici e genetici
La cellula danneggiata mette in atto processi, volti alla propria difesa:
- di differenziazione
- blocco della proliferazione, in modo da prolungare il tempo a disposizione per i processi di riparazione del danno.
- apoptosi, suicidio cellulare attraverso cui la cellula programma la propria eliminazione.
PROMOZIONE E PROGRESSIONE TUMORALE :
Se i meccanismi di protezione della cellula non sono efficienti, la cellula danneggiata prolifera.
- Agenti bloccanti inibiscono il processo di iniziazione, bloccando l’ attivazione metabolica del cancerogeno o ostacolandone l’interazione con target cellulari critici, quali DNA, RNA, o proteine
- Agenti soppressori riducono le conseguenze dell’espressione genica alterata, mediante
- il blocco della proliferazione della cellula iniziata o l’induzione di apoptosi,
- prevenendo l’accumulo di cellule danneggiate.
Da conferenza Casa Morgari 27 maggio 2017