Genova.
Sono le 20.30 del 31 Dicembre e devo cercare un albergo.
È tardi e il sole è già calato.
Sono in cerca di Bellezza, di Silenzio, di quella pagina bianca, ma piena di tutto.
Ed eccola. Una camera vista mare, con i pavimenti in granito, come quelli di una volta, a pochi passi dalla stazione di Piazza Principe. Come a casa.
La proprietaria del B&B Delfino Blue mi accoglie come una nipote appena rientrata da lontano, nel suo fare c’è qualcosa di estremamente familiare, caldo, normale…
Mi indica sulla mappa come raggiungere il centro. Devo cercare un posto per mangiare qualcosa.
Buio.
Pochissime persone.
Non vedo un volto italiano.
Alzo la mascherina sul viso.
Iniziano i botti.
Il fumo oscura le strade.
La nebbia sale dal mare.
Cammino a passo sostenuto. “Che sono venuta a fare a Genova!”
I pochi ristoranti aperti, non hanno posto.
Le serrande sono quasi ovunque abbassate.
E mentre torno indietro, decisa ad ordinare l’asporto in camera, vedo l’insegna di una trattoria, in un angolino talmente piccolo che forse avrà un posto a sedere solo perché nessuno l’avrà notata.
Audentes fortuna iuvat. La fortuna aiuta gli audaci (Virgilio)
Un tavolo per uno.
Il cameriere, quasi divertito dalla mia inaspettata apparizione, mi fa accomodare.
Sorrido.
Ostriche, champagne e caviale.
Inebriata dai profumi della tavola,
finalmente a lume di candela con la Vita.
Per la più bella storia d’amore che sto costruendo.
Il mio 2021: le mie Ali.
Il 2022? Ambire e Costruire.
Dal latino ambìre, amb (intorno) ire (andare), “andare in giro”,
indissolubile dal bene collettivo,
come il ponte che costruiremo tra due ristoranti.
L’Acciughetta e La Limonaia.
Un brindisi al nuovo anno. A quelli che verranno.
Un brindisi a chi stasera ha aperto la porta e ha brindato!

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Ringraziamenti:
La Limonaia
Trattoria dell’acciughetta
B&B Delfino Blue