“J’assume : s’engager à 20 ans dans l’humanitaire, le social”

Ventenni, apparentemente incapaci di vere scelte ma assetati di tutto, informati, adattabili, avidi di esperienze concrete che li coinvolgono interamente.
Qualcuno vorrebbe cambiare il mondo. Incontrandoli, ci ricordiamo di noi, alla loro età.

Piccole rivoluzioni di ogni giorno per dare un senso alla Vita, alla finalità degli sforzi, rinunciare a posizioni di privilegio o di sicurezza, per regalare una possibilità a chi non ne ha.

“ Les vingtenaires ont besoin que leur métier ait du sens. Or, l’offre que leur est proposée est carencée : des vies immatérielles derriére un ordinateur, qui ne les attirent pas. De plus en  plus souvent, j’en vois certains bifurquer apres des années d’échec scolaire, vers des métiers artisanaux qui leur donnent un équilibre et les rendent heureux. Là, ils apprennent à sublimer les contraintes plutôt qu’a les eviter » (Vincenzo de Mello, religioso, direttore del Centro del Buon Consiglio a Parigi)

I giovani tra 18 e 30 anni, implicati in attività sociali e di volontariato, hanno un’aspettativa ottimistica sulle solo vite future nel 47% (Francia, Credoc – ottobre 2016). Solco solido che consente loro di provarci.
Più consapevoli del clima e sulle tematiche ambientali pensano di poter (si) prendere la vita in mano su obiettivi sostenibili, per non correre il rischio di perdersi dell’Ideologia.

 

E’ il loro mondo,  con gli attentati vissuti (e possibili) all’angolo delle strade che hanno portato a riconoscere e incrementare il senso del patriottismo (nel 49%) e di solidarietà (nel 47%).
Come rifiuto alle tentazioni del consumismo aumentano le vocazioni religiose, militari
cambiamento profondo che li coinvolge per la Vita.
O, più semplicemente, li troviamo alla fine della giornata lavorativa impegnandosi nel mondo parallelo, a ritrovare nella notte i volti della prostituzione, della droga, cercando di trovarci dentro ancora Donne, Uomini con i quali condividere un sorriso, una relazione fatta di sguardi, di una sigaretta, il bicchiere della staffa. Uno scambio, in una parola più semplice, Umanità.

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