STORIA E MITO

Le origini: tra storia e mito

Nel 630 d.C., alcuni coloni tebani lasciarono l’isola greca di Thera (oggi Santorini o Thira) per il Nord Africa e fondarono la città di Cirene (Kyrene), nell’attuale Libia (Teofrasto).
Nel 638 d.C., il Silfio determinò le sorti della città e del Mediterraneo, conquistando prima i Greci e poi i Romani come spezia alimentare e medicinale (Dalby 1992). Ma né i Greci né i Romani furono in grado di coltivarla. 

La fondazione di Cirene (Pindaro, Pitara Quarta) è legata al sacrificio di due bambini, Frisso ed Elle. Su indicazione della matrigna Ino, il padre Atamante, re della Beozia, per porre fine a una carestia li offrì a Zeus. Al momento del sacrificio, un ariete con vello d’oro fu inviato in loro soccorso dalla madre divina, Nefele (o Nuvola). Elle cadde in mare, dando il suo nome al mare, l’Ellesponto.

Cirene era figlia del re Ipseo dei Lapiti, principessa della Tessaglia, cacciatrice abile e custode delle mandrie del padre sul Monte Pelio. Notata da Apollo mentre difendeva un gregge da un leone, venne rapita e portata su una collina di mirti in Libia, luogo della fondazione della città.
Secondo alcune fonti, Cirene e il Silfio condividono la storia e la mitologia, perchè la pianta fu dono del dio Apollo. Il Silfio apparve spontaneamente dopo una pioggia nera due millenni fa, caduto dal cielo, divina la sua apparizione come la sua scomparsa.

Cirene, da Simone di Cyrène, il quale aiutò Gesù a trasportare la croce sul Monte Golgota. 

“La pianta cresceva solo lungo il versante mediterraneo dell’arido altopiano montuoso dell’attuale Cirenaica, in una striscia di terra lunga 200 km e larga 55 km che si estendeva fino all’estremità orientale dell’attuale Golfo della Sirte, in Libia.”  (Hérodote, Histoires, 440 a.C.).

“Il Silfio si trova dall’isola di Plataea, dove si trova il porto di Menelao e Aziris, fino alla foce della Syrtis delle Euesperidi“. (Théophraste, Histoire des plantes).

Quella che divenne la VIA BALBIA

1.822 chilometri, collega la Tunisia con l’Egitto, passando per Cirene.
Inaugurata da Benito Mussolini nel 1937, in onore di Italo Balbo, all’epoca governatore della Libia, vittima del fuoco amico che abbatteva il suo aereo
nel cielo di Tobruch il 28 giugno 1940.
Nel 2011 è stato teatro degli scontri durante la guerra civile libica.

Antropologia del luogo:
LE TRIBU ATTUALI DELLA CIRENAICA,

di origine berbera e araba, 
i Saadi (beduini dell’XI secolo)
e i Marabtin (berberi sottomessi).

Elle e Frisso

Simone di Cirene

Le origini storiche

La Via Balbia

L’arco dei Fileni,
architetto Florestano Di Fausto
 al confine fra Tripolitania e Cirenaica
sulla Via Balbia.

Scoop storici.
Italo Balbo e Maria Josè – 1948

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