“Vaccini come una palestra
per mettere in pratica
le difese di cui avremo bisogno
nella Vera Battaglia.”
(Guido Forni, immunologo)
Ma qual è la “vera” battaglia?
L’infezione spontanea?
Sembrerebbe questo l’assunto del Prof. Forni, dell’Università di Torino.
Allora “vero” coinciderebbe con “spontaneo”?
Quindi, giocando con la logica aristotelica e il sofismo gorgiano, solamente uno spinacio spontaneo sarebbe vero, mentre uno spinacio coltivato no?
Andiamolo a dire ad un agricoltore, a Gianni, per esempio, che da anni porta i suoi prodotti al mercato di Porta Palazzo, che si emoziona facendoci vedere le sfumature di rosso, arancione e verde delle sue bietole, e ci fa sognare le mille ricette che potrebbero nascere dall’amaro della sua cicorietta e la croccantezza dei suoi finocchi.
Immagino riderebbe “assaggiali questi spinaci, poi dimmi se sono veri!”
Proprio qualche giorno fa,
si è tenuta la prima lezione universitaria nel Metaverso
da parte degli studenti del Dipartimento di Management di Torino.
Ormai realtà e mondo virtuale si stanno fondendo. L’ontologia è in cerca di nuovi interpreti.
Allora, la “vera” battaglia?
Perché non dovrebbe essere “vera” anche la battaglia di coloro che sviluppano polineuropatie a seguito della vaccinazione (Safavi, et al., 2022)?
Vero o non vero?
L’Iperuranio platonico è forse diventato reale?
Forse oggi sarebbe meglio stessero distanti, ma se si stanno unendo, quali terapie per il post covid e le neuropatie post vaccinali?
Quali strategie per salvaguardare gli spinaci e tutti i loro colori?
Magari la risposta sta nell’orto del vicino.
Arianna Ballati
Bibliografia
https://torino.repubblica.it/cronaca/2022/11/08/news/gli_universitari_vanno_a_lezione_nel_metaverso_ma_laula_e_gia_affollata-373530419/
https://www.treccani.it/vocabolario/vero/
https://ongood.eu/on-cinema/the-constant-gardener-pt-3/
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I ragazzi del Corso di Alta Formazione in Antropologia della Salute nei Sistemi Complessi al Mercato di Porta Palazzo per il progetto di riconoscimento qualità erbe e prodotti vegetali insieme allo Chef Cesare Grandi de La Limonaia:
Arianna Ballati