La Costituzione della Repubblica Romana fu approvata il 3 luglio 1849, mentre l’esercito francese assediava Roma per riportare Pio IX sul trono.

L’elaborazione della carta costituzionale fu opera di una commissione apposita e venne presentata per essere discussa a partire dal 17 aprile 1849 dal deputato Cesare Agostini.

Si tratta di uno dei documenti costituzionali più democratici e laici per i tempi in cui fu scritto. L’innovazione più importante e significativa sopprime la condizione privilegiata della religione cattolica come religione di Stato, e afferma il principio per cui la fede religiosa è irrilevante per l’esercizio dei diritti civili e politici. Il testo è costituito da otto paragrafi di principi fondamentali e da sessantanove articoli raggruppati sotto otto titoli più alcune disposizioni contingenti. Si tratta di un testo breve, di principi e norme di carattere generale, formulati per lo più in modo limpido e con termini semplici: una costituzione valida per il secolo successivo, nelle sue linee essenziali : la Costituzione della Repubblica Romana del 1849 è molto simile alla Costituzione della Repubblica Italiana del 1948.

51ne4m8wnzlLa Carta del Carnaro (detta anche, in latino, Charta Quarnerina) fu la costituzione della Reggenza italiana del Carnaro, scritta da Alceste De Ambris e rielaborata da Gabriele d’Annunzio, che venne promulgata l’8 settembre 1920 a Fiume durante gli ultimi mesi dell’eroica impresa fiumana del Vate.


« Art. 2 – La Repubblica del Carnaro è una democrazia diretta, che ha per base il lavoro produttivo e come criterio organico le più larghe autonomie funzionali e locali. Essa conferma perciò la sovranità collettiva di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di classe e di religione; ma riconosce maggiori diritti ai produttori e decentra, per quanto è possibile, i poteri dello Stato, onde assicurare l’armonica convivenza degli elementi che la compongono. »


« Art. 5 – La Costituzione garantisce inoltre a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, l’istruzione primaria, il lavoro compensato con un minimo di salario sufficiente alla vita, l’assistenza in caso di malattia o d’involontaria disoccupazione, la pensione per la vecchiaia, l’uso dei beni legittimamente acquistati, l’inviolabilità del domicilio, l’habeas corpus, il risarcimento dei danni in caso di errore giudiziario o di abuso di potere. »

 

 

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