di Patrizia Caputo
La frase che pronunciò Don Luigi Ciotti il 10 maggio 2014 al Congresso di Slow Food Italia, fa riflettere sulle opportunità infinite che abbiamo per esprimere il nostro sentire e per manifestare la nostra unicità e bellezza. Ciotti esorta a preoccuparci del pianeta, a non abbandonarlo nelle mani dei predatori che vogliono solo il profitto e il potere. Come cambiare allora un mondo che sta soffrendo? Solo amandolo profondamente. E allora essere eretico vuol dire amare la propria ombra, il femminile e l’ombra del pianeta, accoglierle come parti di noi, donando ciò che di più prezioso abbiamo: il nostro essere unici. Essere eretico vuol dire non avere paura della propria ombra e non avere paura delle proprie idee, delle proprie azioni, significa vivere profondamente radicati nelle radici, che sono i nostri antenati, ma liberi dai condizionamenti che la società ci fornisce. Dante nel decimo canto dell’inferno incontra gli “eretici” coloro che hanno perduto il legame con la propria anima e sono condannati a morire costantemente nel torrido inferno. Questa disconnessione fortemente presente oggi, che denota un malessere sociale, ha perduto proprio il legame con la spiritualità, il divino. Quel divino che è in ognuno di noi, perché siamo qui sulla terra, è da ricercare nel legame con la natura e con le relazioni. Eretico è proprio colui che ama le relazioni e che di esse ne ha fatto la sua ragione di vita. Le relazioni tra uomini, ma anche tra la materia e il cosmo. Essere eretici significa non aver perso lo stupore, la meraviglia che i bambini hanno, significa guardare il mondo con gli occhi dell’anima e lasciarsi ammaliare dalla bellezza. Allora possiamo vivere come eretici, guardando la nostra interiorità e il mondo con occhi nuovi. Possiamo espandere la nostra coscienza, per portare nel mondo quella autenticità che è propria della natura, quindi dell’uomo. Possiamo cambiare i nostri valori, che ci portano a credere che ci sia un confine tra bene e male. Possiamo vivere ereticamente concedendoci la libertà di essere e non di apparire. Eretico è un modo di essere che oggi molti hanno perduto, ma che è in ognuno di noi e che può essere cercato. Eretico è il suono dissonante, è la pausa che va celebrata e rispettata perché vi sia una melodia. Siate eretici ragazzi!!