“Prima donna di Italia”, amica dell’agricoltura, anticipatrice dell’aiuto allo sviluppo, fondatrice di una comunità agricola in Cappadocia e a Locate.
“Giardiniera”,  con Teresa Casati Confalonieri, Matilde Visconti, Adriana Ristori, Nina Giustiniani…, patriote, spesso “Cabonare”.
Donna, di salotto e a tavola.  La sua villa, oggi, è il collegio Stanislas.
“Con mille astuzie mi conduceva per mano sulla soglia del suo giardino segreto, poi mi chiudeva il cancello in faccia” (Da Musset)
Cristinetta,  alla casa delle delizie di  Faubourg Saint honorè, del novo regno liberale orleanista  “Pane dell’esilio” intrigo politico e artistico.
Alla musica del piano non solo di Listz, poi Chopin, Rossini, tutti alla corte delle “Belle Italienne” Salotto che rimane anche nella allora  periferia nel mezzanino in Rue Vignon, quando i beni sono  confiscati.
Alla sua mensa, Adolphe Tiers, futuro Presidente della Repubblica francese e il Marchese del la Fajette, vicino di casa, con lui che non nascose  l’amore tardivo per Cristinetta.  Cuochi improvvisati di piatti insaporiti dal gusto della libertà, fino alla morte del Marchese.

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