Maurizio Grandi e Erica Poli

La bioluminescenza negli esseri viventi: gli organismi viventi emettono luce trasformando l’energia in energia luminosa, attraverso processi enzimatici.

La luce verde (510-520mm) emessa dal micelio, dal pileo e dalle lamelle dei funghi è ottenuta per reazione di ossidazione: l’ossigeno molecolare (o l’acqua ossigenata) ossidano una molecola: la luciferina. 

La reazione è catalizzata da luciferasi «promiscua» capace di interagire con diversi funghi.

Non è un caso se lo stato di salute di un organismo (umano, animale e vegetale) dipende dalle comunità microbiche associate.

Un corpo umano contiene dieci volte più cellule batteriche che umane: i batteri non sono viaggiatori clandestini, ma regolano immunità, obesità, invecchiamento.

Più grande disastroso esperimento scientifico sulla biodiversità

Costruita tra il 1987 e il 1991, Biosphere, è stato il più grande terrario mai costruito e il più grande disastroso esperimento scientifico sulla biodiversità.

Una struttura in acciaio e vetro di 204mila metri cubi.

Al proprio interno 6 ecosistemi:

– Foresta tropicale

– L’ oceano

– La palude di mangrovie

– Il deserto

– La savana

– Ettari di terreno coltivabile per la vita umana.   

Voluta da John Polk Allen ex scienziato in leghe metalliche, dalla fotografa Marie Harding, dall’architetto Phil Hawes e dal magnate del petrolio Edward Bass.

150 milioni di dollari il costo per finanziarlo. Doveva essere la conferma dell’ipotesi Gaia.

Tra le culture, riso, patate dolci, arachidi, barbabietole, grano, carote, peperoni, banane, fichi, pomodori, cavoli ed erbe.

La maggior parte degli animali impollinatori, necessari allo sviluppo degli ecosistemi, morirono e le formiche e le blatte si riprodussero a una velocità tale da invadere gli spazi disponibili.

La crisi durò 16 mesi, quando l’aumento dell’anidride carbonica portò livelli di ossigeno a calare al punto d’arrivare sotto la soglia di sicurezza.

L’artefatto non è la natura, può copiarla, ma è già morto prima di morire.

Perché non può in nessun caso riprodurre la connessione.

Le piante, i funghi, gli insetti, i batteri ci insegnano che la connessione è necessaria anche tra “bene” e  “male”: le piante trasformano l’attacco dell’insetto in sostanza che serve a scoraggiarne la predazione ma si rivela terapeutica.

Le resine curative e balsamiche derivano dalla risposta dell’albero agli insulti che feriscono la sua corteccia.

L’amore al tempo del colera: la Vita è obbligata coesistenza con minacce invisibili che cambiano la percezione, le abitudini, la struttura sociale. Precarietà di cui diventiamo consapevoli attraverso un fatto oggettivo. Fragilità che ci appartiene sempre e comunque, anche se ci illudiamo del contrario.

Fragilità da cui tuttavia può scaturire la luce.

Todo està interligado, como se fòssemos um, todo està interligaso nesta casa comun” (“tutto è interconnesso, come fossimo una cosa sola, tutto è interconnesso in questa casa comune”) Papa Francesco

Sogno una Terra che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa.

Sogno una Terra che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplendere in forme tanto varie la bellezza umana.

Sogno una Terra che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la via traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste.

Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un approccio ecologico è un approccio sociale, che deve interagire con la giustizia ambientale per ascoltare il grido della Terra e degli umili.

Che si prenda cura del Creato che non lo depredi.

Minacciare l’ambiente come risorsa è minacciare l’ambiente come casa.

La migrazione forzata disintegra la famiglia e impedisce la testimonianza dei valori.

(Economy of Francesco, i giovani, l’impatto, il futuro, Assisi 2020)

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