di Elsa Veniani
Se ne sono andati insieme, a distanza di sole cinque ore l’una dall’altro, dopo 62 anni di unione in cui hanno condiviso gioie e dolori. Finché morte non vi separi, si pronuncia al matrimonio. E proprio davanti a quell’altare dove sei decadi fa si presentarono per celebrare il loro “si”, si sono ritrovati di nuovo, una di fianco all’altro per rinnovare ancora quel “si” persino oltre la morte, il giorno del loro funerale.
Quando leggo notizie di questa portata, mi sovviene una domanda: cos’è che consente ad un Uomo e una Donna di essere così profondamente connessi l’un l’altro a tal punto non solo da trascorrere un’intera esistenza insieme ma persino da condividere il momento della loro dipartita? Cos’è che amalgama due energie apparentemente così diverse, Maschile e Femminile, eppur così complementari, fino a farle vibrare talmente all’unisono da renderle perfettamente sincroniche?
La curiosità mi sommuove ad indagare. E nelle parole di alcune coppie anziane che si raccontano spesso con una leggerezza disarmante, nonostante le mille difficoltà e avversità cui la vita le ha sottoposte, ritrovo prepotente l’Amore che le pervade, l’Armonia che permea il loro agire e la complicità che traspare dal loro reciproco relazionarsi. Ecco che allora, dentro quell’impasto meraviglioso che l’interazione delle loro Anime ha sapientemente creato, riesco a percepire un Femminile che si presta sempre ad accogliere un Maschile che in cambio offre protezione. Un Femminile empatico che con la sua tipica fluidità si tuffa dentro l’universo Maschile il quale, seppur pregno di logica e fermezza, si lascia pervadere divenendo un porto sicuro cui il Femminile può approdare. Creatività che trova motivazione, razionalità che incontra l’intuito, compassione che sa divenire forza, sentimento che si trasforma in azione, visibile che indaga l’invisibile, un interiore che trova espressione per manifestarsi all’esterno. Due mondi che sanno compenetrarsi attraverso una danza indubbiamente intrisa di sacralità. Come due nuvole ben distinte che dentro l’immensità del cielo scelgono di fondersi e creare insieme qualcosa di unico, mai uguale a sé stesso, in continua e perenne scoperta l’una dell’altro.
Ecco che allora riconosco nell’energia Maschile e in quella Femminile due facce della stessa medaglia. E quando queste due Forze collaborano in modo oserei dire perfino giocoso, lasciandosi permeare l’un l’altra dalla potenza dell’Amore, istintivamente rivolte a creare un’armoniosa Bellezza, non possono che divenire espressione della magia che la Creazione sottende.
Eppure, da contrasto a questi racconti di Uomini e Donne che insieme cooperano per creare gioia e bellezza, la storia ne rende noti ben altri, in cui è evidente che Maschile e Femminile non solo non sanno più riconoscersi come parte di un Uno, bensì addirittura si respingono, si mutilano, si aggrediscono. Due entità che non sanno più essere attrici di uno stesso palcoscenico, naturalmente rivolte ad onorare lo spettacolo della vita in questa dimensione. Ed è così che cala il sipario su quel senso di unità che mai dovremmo perdere di vista.
E, come accade in ogni guerra, le parti in atto non solo offrono il lato peggiore di sé, ma si illudono che dalla battaglia si decreterà un vincitore ed un perdente, senza rendersi minimamente conto che le conseguenze del loro conflitto saranno disastrose per entrambi.
Tutte le energie che agiscono in questa dimensione sono incredibilmente interconnesse tra loro. Energia Maschile e Femminile non fanno certo eccezione. Non solo. Entrambe necessitano l’una dell’altra per esprimere al massimo le potenzialità che le caratterizzano. Esattamente come non può esistere visibile senza invisibile, luce senza buio, giorno senza notte, non possiamo pensare ad un mondo in cui una di queste due Forze soccombe all’altra.
Ma nemmeno posso immaginare, come vedo accadere in questa epoca in cui è evidente la presenza di un Maschile imperante, che il Femminile reagisca con le stesse armi di chi lo sta aggredendo! Le donne dovrebbero uscire dal vittimismo cui sono state costrette da lungo tempo esaltando proprio la loro energia Femminile, mettendo in campo empatia, calma, discernimento, ricettività, creatività, Bellezza, armonia. Solo così possiamo trasformare un Maschile divenuto carnefice rendendolo di nuovo un attore che con il Femminile partecipa e collabora sul palcoscenico dell’esistenza per mettere in atto la Vita! Quella Vera! Quella foriera di Bellezza, Arte, Incanto!
E questo spettacolo tra Maschile e Femminile va messo in scena innanzitutto dentro ognuno di noi. Mi ha colpito molto in queste coppie che insieme hanno condiviso un’intera esistenza con così tanta gioia e unione, la capacità di creare una danza fra queste due parti ognuno per sé e l’uno per l’altra al contempo. Quella che può sembrare all’apparenza pura dipendenza l’uno dall’altra, in realtà a me diviene evidente espressione del saper essere soli ma al contempo estremamente connessi all’Altro, del saper manifestare la propria unicità in una danza d’insieme in cui le energie si permeano pur conservando le loro peculiarità. E tutto questo accade in una dimensione di armonia.
Armonia tra Maschile e Femminile, intesa come un’unità di intenti, come un’alleanza dedita a portare ogni Parte di un Tutto alla massima espressione di Sé.
Ritengo che i tempi siano ormai maturi affinché ognuno di noi attui e divenga al contempo portavoce di una tale armonia. La Storia è stata costellata da eroi che ci hanno lasciato in dono potentissime espressioni dell’energia Maschile e Femminile, aprendoci così la strada alla Bellezza e all’Incanto che la cooperazione tra queste due forze può creare. Ora è il momento di essere tutti eroi! Esattamente come quella coppia di anziani che nella loro unione ha saputo creare una tale armonia che nemmeno l’esperienza della morte ha saputo spezzare.
Ognuno di noi è custode dell’energia sacra Maschile e Femminile. E’ nostro diritto, ma anche dovere, agirle entrambe in modo armonioso e gioioso, affinché la loro associazione possa mettere in atto lo spettacolo più bello che sul palcoscenico della vita, tutti insieme, ancora dobbiamo realizzare.