“Le Alpi rappresentano la colonna vertebrale dell’Europa”.
Daniele Lazzeri, presidente del think tank Il Nodo di Gordio,
ha aperto così i lavori del convegno sul futuro della montagna organizzato al Forte delle Benne (Trento) insieme al Centro studi Vox Populi e all’Uomo Libero.

Un forte austroungarico in Trentino, proprio per rimarcare che, a 100 anni dalla fine della Grande Guerra, la collaborazione tra i due versanti delle Alpi deve rappresentare l’elemento trainante per la costituzione di un’Europa che non sia quella dei burocrati e dei banchieri ma quella dei popoli.

Indubbiamente la collaborazione è più avanzata proprio su quello che era il fronte della guerra, tra ex nemici che ora hanno costruito iniziative comuni di successo sia in economia sia sotto l’aspetto culturale.
Ed è paradossale che gli organismi transnazionali siano molto meno efficienti nell’area delle Alpi Occidentali.
Per scarsa capacità, non per ostacoli insormontabili.

Occorrerebbe forse ripartire da iniziative come quella trentina per rilanciare una collaborazione che non resti confinata agli incontri sterili tra politici distratti.

Augusto Grandi

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