…. da Serendipità di Walpole:

I tre principi di Serendippo (Isola di Ceylon) nel loro cammino trovano indizi che li salvano.

La filosofia è trovare qualcosa di importante mentre se ne sta cercando un’altra :
“la fortuna aiuta le menti preparate”, “le sole che possono accogliere i semi delle grandi scoperte presenti nell’aria che ci circondano”( Louis Pasteur).

Serendipità é la sorella “dotata”, ma “pigra”, della diligente, ma poco brillante, indagine sistematica, in cui il ricercatore sa già quello che sta cercando e si accontenta di trovarlo.
Serendipità sono Colombo, Leonardo, Fleming (con il Suo lisozima  e penicillum)

“ … poniti davanti agli eventi come un bambino, e sii pronto ad abbandonare ogni preconcetto;
vai umilmente dovunque e in qualunque abisso la natura ti conduca.
O non apprenderai nulla”.  (T.H. Huxley)

E sarà il momento in cui il momento, separato dal prima e dal dopo, senza legge, prende vita,
Semplicemente così com’è, là dove si trova. La spontaneità dell’istinto, l’esperienza dell’idea che non possiamo inserire in un sistema positivista. Non prevedibile, autogenerantisi.

Spontaneo, con casuale: “Casuale è quantitativo, spontaneo è qualitativo” (Hilman)

Tender all’ascolto della foresta, senza idea di cos’hai davanti e cos’hai dietro e tutto si produce intorno a noi.
Fidarci dei sentieri non tracciati.

Noi non abbiamo la pretesa  di trovare le Americhe, cercando le Indie, ma il senso di Noi stessi, attraverso la lettura negli Altri. Scambiando il proprio know how, per creare situazioni culturali, artistiche, scientifiche.

Nasce l’idea, l’epifenomeno che, quando in una comunità gli individui fanno la stessa cosa, emergono fenomeni inaspettati.

E questi prendono Vita, quasi esistessero da sempre, in attesa di trovare le Persone e il luogo…..come il suono e la luce, di cui diventiamo strumenti e costruiscono al nostro posto.

Lasciano la cosmogonia del codice che autorizza il potere, per trasformarlo nel transcodex, contaminazione, ibridazione.

Nella scoperta “casuale” (che casuale non è), il Dottore di Medicina diventa un Clinico, un Artigiano, un Artista, un Ricercatore, Colui che trova, il “Genio”.

Il potenziamento di livello di coscienza, amplificando e prolungando nella corteccia visiva secondaria la durata delle fasi di immagazzinamento ed elaborazione delle tracce sensoriali visive che precedono l’elaborazione cosciente, ne è alla base, se non abbiamo preconcetti o attese, nel guardare.

Chi semina, ha fiducia che un giorno una nuova pianta vedrà la luce, perché nel piccolo seme è già presente tutto ciò che serve per la sua realizzazione.

Post correlati